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Concerto coro Haec Dies – 23 luglio 2023

Concerto coro Haec Dies – 23 luglio 2023

Concerto coro Haec Dies - 23 luglio 2023

Domenica 23 luglio 2023, ore 17
GRONDONA, Chiesa parrocchiale
CORO GREGORIANO “HAEC DIES”
EZIO AIMASSO, direttore
LETIZIA ROMITI, organo

La Stagione sugli organi storici prosegue con un ricco week end di appuntamenti.

Domenica 23 luglio alle 17 torna l’antico canto gregoriano a Grondona, sempre nella chiesa Parrocchiale. Il coro “Haec Dies” diretto da Ezio Aimasso e Letizia Romiti all’organo “Giuliani”, uno dei più interessanti dell’intera provincia, proporranno la “Missa de beata Virgine” di Andrea Gabrieli ed un’ampia scelta di canti mariani.

Programma
CLAUDIO MERULO (1533 – 1604)
Toccata I “Undecimo tono detto quinto”

Canti mariani
Ave maria (Antifona)
Alma Redemtoris Mater (Ant. Mariana, tono semplice)
Ave regina coelorum (Ant. Mariana tono semplice)
Regina coeli (Ant. Mariana tono semplice)
Salve regina (Ant. Mariana tono ornato)
Ave maris stella (Inno)
Stabat Mater (Sequenza)
Tota pulchra (Antifona)

ANDREA GABRIELI (1510 – 1585)
Missa de Beata Virgine
alternata ai versetti gregoriani della Missa cum iubilo cum trophis

L’insieme vocale Haec Dies è nato nel 2009 da un gruppo di persone con esperienze musicali differenti, unite dalla passione per il canto gregoriano. Nel corso degli anni lo studio del repertorio è stato indirizzato sia alla liturgia che al supporto di conferenze e programmi a tema. Pur privilegiando le celebrazioni in un’ottica di divulgazione, Haec Dies ha collaborato come schola con cori polifonici ed insiemi strumentali (ad esempio con il coro dell’Università di Torino diretto dal maestro Sergio Pasteris) Ha contribuito nel 2011 con un proprio brano, ad un’opera miscellanea incisa su CD, per iniziativa della regione Piemonte, a celebrare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Nel 2013, con un “gemellaggio musicale” con il coro Vocalix della città tedesca di Boblingen, gemellata con Alba, ha eseguito un concerto nella Cattedrale della Chiesa riformata e cantato una Messa nella chiesa cattolica di Renningen. Con il Museo Diocesano di Alba ha curato l’esecuzione di alcuni brani contenuti nel Rotulo di San Teobaldo, autorevole e originale testimonianza di canto monodico del XIII secolo nel territorio in cui Haec Dies vive ed opera.
Il Coro ha partecipato a presentazioni letterarie e animato liturgie presso l’Abbazia di Sant’Antimo, in Toscana, sulle colline di Montalcino e, grazie agli studi del direttore Ezio Aimasso, è iniziata una collaborazione con l’Abbazia cistercense di Morimondo (Arcidiocesi di Milano) che ha portato alla luce il canto contenuto in due manoscritti del XII secolo ora custoditi a Parigi presso la Bibliotheque Nationale de France.
Due cd editi da Paoline Editoriale Audiovisi, Haec Dies Domini (2019) e Regem Venturum Dominum (2021), raccolgono alcuni esempi dell’attività degli ultimi anni.

CORISTI
Armellino Andrea, Bonardi Emanuele, Buccolo Marco, Costamagna Roberto, Eandi Andrea, Giachetto Pier Luigi, Morra Mario, Porta Marco, Savigliano Mattia, Sibona Marco, Urgo Fabrizio

Ezio Aimasso. Medico pediatra, è diplomato in Musica Corale e Direzione di coro presso il  Conservatorio di Cuneo, e in Prepolifonia presso il Conservatorio di Torino.
Studiando con Daniel Saulnier e con Giacomo Baroffio, ha conseguito, summa cum laude, il dottorato in Canto gregoriano presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Tra le sue pubblicazioni, L’Antifonale iemale della Chiesa vercellese (Vercelli, Biblioteca Capitolare LXX) e Il gregoriano, una scala verso il Paradiso. Collabora con il Bollettino Ceciliano, la Rivista internazionale di Musica Sacra ed Études Grégoriennes. Su richiesta dei monaci di Solesmes ha scritto la prefazione alla riedizione italiana de Primo anno di Canto Gregoriano di dom Eugene Cardine.
Tiene annualmente seminari sul canto gregoriano al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
Nel 2009 ha fondato il coro gregoriano Haec dies di Alba, che dirige tuttora.

Concerto Ensemble Vox Sonus, Maurizio Cadossi, Letizia Romiti – 19 settembre 2021

Concerto Ensemble Vox Sonus, Maurizio Cadossi, Letizia Romiti – 19 settembre 2021

Concerto Ensemble Vox Sonus, Maurizio Cadossi, Letizia Romiti - 19 settembre 2021

domenica 19 settembre ore 16.30
DUOMO DI VALENZA
ENSEMBLE VOX SONUS
MAURIZIO CADOSSI, violino e direzione
LETIZIA ROMITI, organo
XLII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

E’ obbligatoria l’esposizione del green pass vaccinale per assistere ai concerti d’organo

Domenica 19 settembre alle 16.30 è di scena nel Duomo di Valenza l’Ensemble Voxonus con MAURIZIO CADOSSI, violino e direttore, e LETIZIA ROMITI all’organo. Il programma verte sul Concerto Italiano del Seicento e del Settecento e sulle trascrizioni per tastiera di scuola tedesca. Si potranno così ascoltare nella doppia versione due concerti di Antonio Vivaldi ed uno, rarissimamente eseguito, ma assai bello del meno noto Giulio Taglietti.

Programma completo:
Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
Concerto in sol maggiore per violino, archi e continuo Op.3 n.3
Allegro – Largo – Allegro

J.S.Bach (1685 – 1750)
Concerto in fa maggiore BWV 978 (trascrizione del Concerto Op.3 n.3 di Vivaldi)

Antonio Vivaldi
Concerto in re maggiore per violino archi e continuo Op.3 n.9
Allegro – Larghetto – Allegro

J.S.Bach
Concerto in re maggiore BWV 972 (trascrizione del Concerto Op.3 n.9 di Vivaldi)

Giulio Taglietti (1660 – 1718)
Concerto in sib maggiore a 5 Op.8 n.8
Adagio – Allegro – Adagio – Allegro

Johann Gottfried Walther (1684 – 1748)
Concerto in sib maggiore Op.8 n.8 (trascrizione del Concerto Op.8 n.8 di Taglietti)

Nell’Orchestra Sinfonica di Savona si trova anche Voxonus “Academia di Musici e Cantori” attualmente l’unica realtà di questo tipo in Italia.
Al suo interno si trova “Voxonus Orchestra” una formazione con organico variabile, composta di musicisti specializzati nell’esecuzione con strumenti originali. Attualmente costituisce l’unica formazione italiana sinfonico-corale dedita specificamente al repertorio settecentesco e del primo ottocento su strumenti d’epoca, in collaborazione con maestranze di mimi e danzatori, secondo uno spirito esecutivo storicamente informato. L’ampio repertorio comprende composizioni di Bach, Haendel, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Rossini, Brahms, opere di artisti “minori”, prime esecuzioni e commissioni speciali.

Fa parte della sua proposta artistica la formazione d’archi “Voxonus Quartet” – costituito dalle ‘prime parti’ della Voxonus Orchestra – è specializzato nel repertorio barocco e classico eseguito con strumenti originali e secondo la prassi del tempo con particolare attenzione al periodo di transizione. Si avvale di strumenti con montatura originale e quindi suona con accordatura a 430 Hz. Accanto all’esecuzione di opere di autori noti svolge anche ricerca rivolta a progetti discografici e occasionalmente ospita musicisti illustri.

Un’altra rarità è data dal “Voxonus Duo” violino e viola, anch’essa utilizza strumenti originali del settecento e prassi esecutive dell’epoca. E’ costituita dal primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona, Maurizio Cadossi e dalla prima viola della stessa orchestra, Claudio Gilio. Entrambi gli artisti ricoprono anche il ruolo di ‘prime parti’ in Voxonus Orchestra. Il Duo produce uno spettacolo di facile e piacevole ascolto che s’intermezza con momenti di dialogo tra esecutori e pubblico sull’organologia degli strumenti barocchi e sulle curiosità inerenti i compositori e gli usi dell’epoca oggetto del programma.

Di elevatissima statura è “Voxonus Choir” coro professionale specializzato nel repertorio del settecento con esecuzione filologica dell’epoca, in grado di affrontare però anche gli altri stili. Richiesto sia in Italia sia all’estero, è condotto sempre da grandi direttori tra i quali Hogwood, Tate, Mehta, Alapont, Bressan. Presenta un ampio repertorio che comprende le grandi composizioni di Bach, Händel, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Rossini, Brahms ma anche capolavori dimenticati, prime esecuzioni e programmi speciali su commissione. Il Coro ha collaborato con l’Orchestra della Rai di Torino, il Teatro La Fenice di Venezia, Il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Comunale di Treviso, il Teatro Comunale di Ferrara, la Sagra Musicale Umbra e altro.

Voxonus Festival raccoglie la somma di varie piccole e grandi formazioni con la possibilità di ulteriori evoluzioni. Si svolge immerso nella splendida architettura settecentesca dei giardini all’Italiana di Villa Faraggiana ad Albissola Marina. Comprende in Voxonus Quartet, Voxonus Duo e altre formazioni crossover come Across Duo che conosceremo più avanti. Per la sua atipicità è destinato ad assumere carattere nazionale diventando itinerante. Il progetto Voxonus, nelle varie formazioni, è stato ideato e realizzato da Claudio Gilio, mentre le scelte musicali sono espressione della preziosa esperienza di una delle bacchette più interessanti del panorama nazionale, Filippo Maria Bressan ,che ne è il direttore stabile.

Voxonus è stato ideato e realizzato da Claudio Gilio, mentre le scelte musicali sono espressione della preziosa esperienza di Filippo Maria Bressan che ne è il direttore stabile.

MAURIZIO CADOSSI
Primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona dal 2008, oltre che primo violino del “Voxonus Quartet”, Cadossi collabora con le più prestigiose orchestre da camera nazionali e con i più importanti gruppi del Barocco italiano. Esegue concerti, spesso nel ruolo di solita, in Europa, negli Stati Uniti, in Messico e in Giappone. È il fondatore dell’Ensemble Orfei Farnesiani, un gruppo di musica da camera con strumenti originali, di cui è il direttore d’orchestra. È titolare della cattedra di Ensemble Musica per strumenti ad arco al conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.

Concerto Ensemble Vox Sonus, Maurizio Cadossi, Letizia Romiti – 19 settembre 2021

Concerto Ensemble Vox Sonus, Maurizio Cadossi, Letizia Romiti – 19 settembre 2021

Concerto Ensemble Vox Sonus, Maurizio Cadossi, Letizia Romiti - 19 settembre 2021

domenica 19 settembre ore 16.30
DUOMO DI VALENZA
ENSEMBLE VOX SONUS
MAURIZIO CADOSSI, violino e direzione
LETIZIA ROMITI, organo
XLII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

E’ obbligatoria l’esposizione del green pass vaccinale per assistere ai concerti d’organo

Domenica 19 settembre alle 16.30 è di scena nel Duomo di Valenza  l’Ensemble Voxonus con MAURIZIO CADOSSI, violino e direttore, e LETIZIA ROMITI all’organo. Il programma verte sul  Concerto Italiano del Seicento e del Settecento e sulle trascrizioni per tastiera di scuola tedesca. Si potranno così ascoltare nella doppia versione due concerti di Antonio Vivaldi ed uno, rarissimamente eseguito, ma assai bello del meno noto Giulio Taglietti.

Programma completo:
Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
Concerto in sol maggiore per violino, archi e continuo Op.3 n.3
Allegro – Largo – Allegro

J.S.Bach (1685 – 1750)
Concerto in fa maggiore BWV 978 (trascrizione del Concerto Op.3 n.3 di Vivaldi)

Antonio Vivaldi
Concerto in re maggiore per violino archi e continuo Op.3 n.9
Allegro – Larghetto – Allegro

J.S.Bach
Concerto in re maggiore BWV 972 (trascrizione del Concerto Op.3 n.9 di Vivaldi)

Giulio Taglietti (1660 – 1718)
Concerto in sib maggiore a 5 Op.8 n.8
Adagio – Allegro – Adagio – Allegro

Johann Gottfried Walther (1684 – 1748)
Concerto in sib maggiore Op.8 n.8 (trascrizione del Concerto Op.8 n.8 di Taglietti)

Nell’Orchestra Sinfonica di Savona si trova anche Voxonus “Academia di Musici e Cantori” attualmente l’unica realtà di questo tipo in Italia.
Al suo interno si trova “Voxonus Orchestra” una formazione con organico variabile, composta di musicisti specializzati nell’esecuzione con strumenti originali. Attualmente costituisce l’unica formazione italiana sinfonico-corale dedita specificamente al repertorio settecentesco e del primo ottocento su strumenti d’epoca, in collaborazione con maestranze di mimi e danzatori, secondo uno spirito esecutivo storicamente informato. L’ampio repertorio comprende composizioni di Bach, Haendel, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Rossini, Brahms, opere di artisti “minori”, prime esecuzioni e commissioni speciali.

Fa parte della sua proposta artistica la formazione d’archi “Voxonus Quartet” – costituito dalle ‘prime parti’ della Voxonus Orchestra – è specializzato nel repertorio barocco e classico eseguito con strumenti originali e secondo la prassi del tempo con particolare attenzione al periodo di transizione. Si avvale di strumenti con montatura originale e quindi suona con accordatura a 430 Hz. Accanto all’esecuzione di opere di autori noti svolge anche ricerca rivolta a progetti discografici e occasionalmente ospita musicisti illustri.

Un’altra rarità è data dal “Voxonus Duo” violino e viola, anch’essa utilizza strumenti originali del settecento e prassi esecutive dell’epoca. E’ costituita dal primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona, Maurizio Cadossi e dalla prima viola della stessa orchestra, Claudio Gilio. Entrambi gli artisti ricoprono anche il ruolo di ‘prime parti’ in Voxonus Orchestra. Il Duo produce uno spettacolo di facile e piacevole ascolto che s’intermezza con momenti di dialogo tra esecutori e pubblico sull’organologia degli strumenti barocchi e sulle curiosità inerenti i compositori e gli usi dell’epoca oggetto del programma.

Di elevatissima statura è “Voxonus Choir” coro professionale specializzato nel repertorio del settecento con esecuzione filologica dell’epoca, in grado di affrontare però anche gli altri stili. Richiesto sia in Italia sia all’estero, è condotto sempre da grandi direttori tra i quali Hogwood, Tate, Mehta, Alapont, Bressan. Presenta un ampio repertorio che comprende le grandi composizioni di Bach, Händel, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Rossini, Brahms ma anche capolavori dimenticati, prime esecuzioni e programmi speciali su commissione. Il Coro ha collaborato con l’Orchestra della Rai di Torino, il Teatro La Fenice di Venezia, Il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Comunale di Treviso, il Teatro Comunale di Ferrara, la Sagra Musicale Umbra e altro.

Voxonus Festival raccoglie la somma di varie piccole e grandi formazioni con la possibilità di ulteriori evoluzioni. Si svolge immerso nella splendida architettura settecentesca dei giardini all’Italiana di Villa Faraggiana ad Albissola Marina. Comprende in Voxonus Quartet, Voxonus Duo e altre formazioni crossover come Across Duo che conosceremo più avanti. Per la sua atipicità è destinato ad assumere carattere nazionale diventando itinerante. Il progetto Voxonus, nelle varie formazioni, è stato ideato e realizzato da Claudio Gilio, mentre le scelte musicali sono espressione della preziosa esperienza di una delle bacchette più interessanti del panorama nazionale, Filippo Maria Bressan ,che ne è il direttore stabile.

Voxonus è stato ideato e realizzato da Claudio Gilio, mentre le scelte musicali sono espressione della preziosa esperienza di Filippo Maria Bressan che ne è il direttore stabile.

MAURIZIO CADOSSI
Primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona dal 2008, oltre che primo violino del “Voxonus Quartet”, Cadossi collabora con le più prestigiose orchestre da camera nazionali e con i più importanti gruppi del Barocco italiano. Esegue concerti, spesso nel ruolo di solita, in Europa, negli Stati Uniti, in Messico e in Giappone. È il fondatore dell’Ensemble Orfei Farnesiani, un gruppo di musica da camera con strumenti originali, di cui è il direttore d’orchestra. È titolare della cattedra di Ensemble Musica per strumenti ad arco al conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.

Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole – 11 settembre 2021

Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole – 11 settembre 2021

Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole - 11 settembre 2021Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole - 11 settembre 2021

sabato 11 settembre, ore 17
BOSCO MARENGO, ABBAZIA DI SANTA CROCE
ELENA ROMITI, oboe
LETIZIA ROMITI, organo portativo
ILARIA ERCOLE, voce recitante
XLII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

E’ obbligatoria l’esposizione del green pass vaccinale per assistere ai concerti d’organo

La XLII Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata dagli Amici dell’Organo e sostenuta dalla Fondazioni CRT, CRAL, SociAl e dal Gruppo Amag, prosegue sabato 11 settembre alle ore 17 presso l’ ABBAZIA DI SANTA CROCE di BOSCO MARENGO dove ELENA ROMITI all’ oboe e LETIZIA ROMITI all’ organo portativo costruito da Walter Chinaglia proporranno brani di J. S. Bach (Sinfonia dalla Cantata BWV 156 e Sinfonia dalla Cantata BWV 249 per oboe ed organo), Piotr Drusinski, Marco Antonio Cavazzoni, Gerolamo Frescobaldi e Domenico Scarlatti per organo solo, Carlo Besozzi per solo oboe, Anonimo celtico e G.Ph. Telemann per oboe e basso continuo.

Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici di Santa Croce e con il Fondo Edifici di Culto del Ministero.

Vale la pena di dare alcune notizie sulle figure dei compositori meno noti. I brevi brani di Piotr Drusinski, compositore polacco assai famoso ai suoi tempi, si trovano nella cosiddetta Intavolatura d Oliwa, compilata all’inizio del XVII secolo e contenente brani di autori polacchi e stranieri, in particolare italiani.Il primo è una breve “intonazione” su Magnificat, il secondo è basato su un inno che è quasi la stessa melodia del successivo corale luterano “Wie schoen leuchtet der Morgenstern”.

Carlo Besozzi era figlio dell’oboista e compositore Antonio Besozzi, il quale fu indubbiamente suo insegnante. Nel 1755 entrò assieme al padre come oboista regolare dell’orchestra della corte di Dresda (al servizio della principessa elettrice di Sassonia Maria Antonia Walpurgis), posizione che mantenne per tutta la vita. Durante gli anni successivi, sempre accompagnato dal padre Antonio, compì diversi viaggi attraverso l’Europa: tra le varie città in cui soggiornò, si ricordano in particolar modo Parigi nel 1757, Stoccarda nel 1758-9 e Salisburgo nel 1778, dove fu giudicato positivamente da Leopold Mozart. In seguito ad Augusta fu elogiato da un certo Schubert come il monarca degli oboisti e un grande teorico. Nel settembre del 1772, quando Charles Burney visitò Dresda descrisse con precisione la tecnica che Besozzi impiegava per suonare il proprio strumento. Nel settembre del 1774 Carlo ebbe il permesso di assentarsi dai propri doveri presso la capitale sassone e di recarsi a Torino, dove fece visita ai suoi genitori. Il 15 aprile 1776 gli venne aumentato lo stipendio a 200 talleri e il 4 maggio gli venne concesso un ulteriore viaggio in Italia. Attualmente non ci giungono successive informazioni sul suo conto.

Anche se nessuna delle numerosi composizioni di Besozzi fu stampata durante la esistenza, sopravvivono attualmente 23 concerti, 26 sonate e un divertimento. I suoi concerti erano chiaramente scritti per essere suonati da lui stesso ed erano concepiti per mostrare la sua abilità. Nei movimenti finali di queste composizioni si denota un carattere prevalentemente serio, segno di un chiaro influsso da parte dello Sturm und Drang.

Elena Romiti si è diplomata in oboe presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di O. Zoboli ed in oboe barocco presso la scuola Civica di Musica di Milano. Si è poi laureata presso il DAMS di Brescia con una tesi sulla produzione di Robert Ashley e di Steve Reich., relatore Fabrizio Chirico.
Ha seguito seminari con O. Zoboli e R. Canter in diverse edizioni dei Corsi Internazionali di Perfezionamento “Tullio Macoggi” di Varenna (Co).
Svolge attività concertistica in duo con pianoforte, chitarra, organo e cembalo ed in formazioni cameristiche classiche e contemporanee, tra cui il “Carpinensemble” di cui è fondatrice. Come solista ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Austria e Germania riportando lusinghieri consensi da parte della stampa. Col complesso da camera “Accademia dei Solinghi” di Torino ha partecipato alla registrazione su compact disc della cantata di Johan Kuhnau “Uns ist ein Kind Geboren”.

Letizia Romiti, diplomata in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha conseguito presso l’Università della stessa città, la laurea in Filosofia con una tesi sulle Messe organistiche di Gerolamo Cavazzoni, relatore Guglielmo Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Brescia dove ha studiato con Fiorella Brancacci. Ha frequentato il corso di L. F. Tagliavini presso l’Accademia di Musica Antica Italiana per Organo a Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da K. Gilbert e T. Koopman. Ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria” ed ha tenuto concerti in tutta Europa e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose. Ha effettuato incisioni discografiche su organi storici in Italia e all’estero. Ha tenuto masterclasses sulla musica antica italiana per organo ed è stata docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.

Ilaria Ercole, diplomata alla storica Scuola di Teatro “I Pochi” di Alessandria nel 2003, ha successivamente messo in pratica la sua formazione con la Compagnia Teatrale “Teatro Tascabile” dal 2005 al 2013, proseguendo poi con la Compagnia Teatrale “Parvopalco”. Al teatro ha affiancato letture sceniche in molti eventi culturali organizzati dall’amministrazione pubblica alessandrina, acquese, ovadese e tortonese. Dopo la maternità ha scoperto la lettura a bassa voce, frequentando corsi specifici di lettura per bambini, collaborando con scuole materne alessandrine, diventando poi volontaria nel progetto Nazionale Nati per Leggere. Dal 1997 lavora presso la Biblioteca Civica di Alessandria dove si occupa della promozione alla lettura per i bambini, oltre che per gli adulti

La chiesa di Santa Croce in Bosco Marengo rientra nel patrimonio storico-artistico del Fondo Edifici di Culto – Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione – Ministero dell’ Interno.

Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole – 11 settembre 2021

Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole – 11 settembre 2021

Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole - 11 settembre 2021Concerto Elena Romiti, Letizia Romiti, Ilaria Ercole - 11 settembre 2021

 

 

sabato 11 settembre, ore 17
BOSCO MARENGO, ABBAZIA DI SANTA CROCE
ELENA ROMITI, oboe
LETIZIA ROMITI, organo portativo
ILARIA ERCOLE, voce recitante
XLII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

E’ obbligatoria l’esposizione del green pass vaccinale per assistere ai concerti d’organo

La XLII Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata dagli Amici dell’Organo e sostenuta dalla Fondazioni CRT, CRAL, SociAl e dal Gruppo Amag,  prosegue sabato 11 settembre alle ore 17 presso l’ ABBAZIA DI SANTA CROCE di BOSCO MARENGO dove ELENA ROMITI all’ oboe e LETIZIA ROMITI all’ organo portativo costruito da Walter Chinaglia proporranno brani di J. S. Bach (Sinfonia dalla Cantata BWV 156 e  Sinfonia dalla Cantata BWV 249 per oboe ed organo), Piotr Drusinski, Marco Antonio Cavazzoni, Gerolamo Frescobaldi e Domenico Scarlatti per organo solo, Carlo Besozzi per solo oboe, Anonimo celtico e G.Ph. Telemann per oboe e basso continuo.

Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici di Santa Croce e con il Fondo Edifici di Culto del Ministero.

Vale la pena di dare alcune notizie sulle figure dei compositori meno noti. I brevi brani di Piotr Drusinski, compositore polacco assai famoso ai suoi tempi, si trovano nella cosiddetta Intavolatura d Oliwa, compilata all’inizio del XVII secolo e contenente brani di autori polacchi e stranieri, in particolare italiani.Il primo è una breve “intonazione” su Magnificat, il secondo è basato su un inno che è quasi la stessa melodia del successivo corale luterano “Wie schoen leuchtet der Morgenstern”.

Carlo Besozzi era figlio dell’oboista e compositore Antonio Besozzi, il quale fu indubbiamente suo insegnante. Nel 1755 entrò assieme al padre come oboista regolare dell’orchestra della corte di Dresda (al servizio della principessa elettrice di Sassonia Maria Antonia Walpurgis), posizione che mantenne per tutta la vita. Durante gli anni successivi, sempre accompagnato dal padre Antonio, compì diversi viaggi attraverso l’Europa: tra le varie città in cui soggiornò, si ricordano in particolar modo Parigi nel 1757, Stoccarda nel 1758-9 e Salisburgo nel 1778, dove fu giudicato positivamente da Leopold Mozart. In seguito ad Augusta fu elogiato da un certo Schubert come il monarca degli oboisti e un grande teorico. Nel settembre del 1772, quando Charles Burney visitò Dresda descrisse con precisione la tecnica che Besozzi impiegava per suonare il proprio strumento. Nel settembre del 1774 Carlo ebbe il permesso di assentarsi dai propri doveri presso la capitale sassone e di recarsi a Torino, dove fece visita ai suoi genitori. Il 15 aprile 1776 gli venne aumentato lo stipendio a 200 talleri e il 4 maggio gli venne concesso un ulteriore viaggio in Italia. Attualmente non ci giungono successive informazioni sul suo conto.

Anche se nessuna delle numerosi composizioni di Besozzi fu stampata durante la esistenza, sopravvivono attualmente 23 concerti, 26 sonate e un divertimento. I suoi concerti erano chiaramente scritti per essere suonati da lui stesso ed erano concepiti per mostrare la sua abilità. Nei movimenti finali di queste composizioni si denota un carattere prevalentemente serio, segno di un chiaro influsso da parte dello Sturm und Drang.

Elena Romiti si è diplomata in oboe presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di O. Zoboli ed in oboe barocco presso la scuola Civica di Musica di Milano. Si è poi laureata presso il DAMS di Brescia con una tesi sulla produzione di Robert Ashley e di Steve Reich., relatore Fabrizio Chirico.
Ha seguito seminari con O. Zoboli e R. Canter in diverse edizioni dei Corsi Internazionali di Perfezionamento “Tullio Macoggi” di Varenna (Co).
Svolge attività concertistica in duo con pianoforte, chitarra, organo e cembalo ed in formazioni cameristiche classiche e contemporanee, tra cui il “Carpinensemble” di cui è fondatrice. Come solista ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Austria e Germania riportando lusinghieri consensi da parte della stampa. Col complesso da camera “Accademia dei Solinghi” di Torino ha partecipato alla registrazione su compact disc della cantata di Johan Kuhnau “Uns ist ein Kind Geboren”.

Letizia Romiti, diplomata in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha conseguito presso l’Università della stessa città, la laurea in Filosofia con una tesi sulle Messe organistiche di Gerolamo Cavazzoni, relatore Guglielmo Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Brescia dove ha studiato con Fiorella Brancacci. Ha frequentato il corso di L. F. Tagliavini presso l’Accademia di Musica Antica Italiana per Organo a Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da K. Gilbert e T. Koopman. Ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria” ed ha tenuto concerti in tutta Europa e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose. Ha effettuato incisioni discografiche su organi storici in Italia e all’estero. Ha tenuto masterclasses sulla musica antica italiana per organo ed è stata docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.

Ilaria Ercole, diplomata alla storica Scuola di Teatro “I Pochi” di Alessandria nel 2003, ha successivamente messo in pratica la sua formazione con la Compagnia Teatrale “Teatro Tascabile” dal 2005 al 2013, proseguendo poi con la Compagnia Teatrale “Parvopalco”. Al teatro ha affiancato letture sceniche in molti eventi culturali organizzati dall’amministrazione pubblica alessandrina, acquese, ovadese e tortonese. Dopo la maternità ha scoperto la lettura a bassa voce, frequentando corsi specifici di lettura per bambini, collaborando con scuole materne alessandrine, diventando poi volontaria nel progetto Nazionale Nati per Leggere. Dal 1997 lavora presso la Biblioteca Civica di Alessandria dove si occupa della promozione alla lettura per i bambini, oltre che per gli adulti

La chiesa di Santa Croce in Bosco Marengo rientra nel patrimonio storico-artistico del Fondo Edifici di Culto – Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione – Ministero dell’ Interno.

Concerto Elena e Letizia Romiti – 27 settembre 2020

Concerto Elena e Letizia Romiti – 27 settembre 2020

Concerto Elena e Letizia Romiti - 27 settembre 2020

domenica 27 settembre ore 17
FUBINE, chiesa Parrocchiale
ELENA ROMITI, oboe
LETIZIA ROMITI, organo
XLI Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

Secondo la normativa anti Covid-19 per l’accesso ai concerti sarà necessario essere muniti di mascherina ed osservare le distanze previste, ad ogni modo nelle chiese troverete i posti già distanziati come per le celebrazioni liturgiche.
Visto il numero limitato dei posti, specialmente nelle chiese di non estese dimensioni, è caldamente raccomandabile la prenotazione dei posti, telefonando al 3387193623 oppure via mail scrivendo a
letizia.romiti@gmail.com

Per la prima volta in quarantun’anni la Stagione sugli organi storici della provincia di Alessandria farà tappa a Fubine, grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale ed alla collaborazione della Parrocchia e dell’ Associazione Culturale “Monferrato 2020”. Domenica 27 settembre alle ore 17 nella chiesa Parrocchiale si potranno ascoltare ELENA ROMITI all’oboe e LETIZIA ROMITI all’organo “Lingiardi” ivi conservato, ma anche al clavicembalo italiano copia di un “Giusti” della fine del ‘600 costruito da Giuseppe Corazza di Grondona, che arricchirà per questa occasione l’organico strumentale.
Il programma prevede brani di J. S. Bach (Sinfonie dalle Cantate BWV 156 e BWV 249 per oboe e clavicembalo), le notissime Variazioni su “Greensleeves” per oboe e basso continuo di un Anonimo celtico del diciassettesimo secolo, la Partita n.1 in la maggiore per oboe solo e sempre di Telemann la complessa Partita in sol minore per oboe e basso continuo nei tempi Grave, Allegro, Allegro, Tempo di Minue, Allegro, Tempo giusto, Allegro assai. Brani per solo strumento da tasto si alterneranno a quelli con l’oboe.

Elena Romiti si è diplomata in oboe presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di O. Zoboli ed in oboe barocco presso la scuola Civica di Musica di Milano.Si è poi laureata presso il DAMS di Brescia con una tesi sulla produzione di Robert Ashley e di Steve Reich., relatore Fabrizio Chirico.
Ha seguito seminari con O. Zoboli e R. Canter in diverse edizioni dei Corsi Internazionali di Perfezionamento “Tullio Macoggi” di Varenna (Co).
Svolge attività concertistica in duo con pianoforte, chitarra, organo e cembalo ed in formazioni cameristiche classiche e contemporanee, tra cui il “Carpinensemble” di cui è fondatrice. Come solista ha tenuto concerti in Italia, Spagna, Francia, Austria e Germania riportando lusinghieri consensi da parte della stampa. Col complesso da camera “Accademia dei Solinghi” di Torino, ha partecipato alla registrazione su compact disc della cantata di Johan Kuhnau “Uns ist ein Kind Geboren”.

Letizia Romiti, diplomata in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha conseguito presso l’Università della stessa città, la laurea in Filosofia con una tesi sulle Messe organistiche di Gerolamo Cavazzoni, relatore Guglielmo Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Brescia dove ha studiato con Fiorella Brancacci. Ha frequentato il corso di L. F. Tagliavini presso l’Accademia di Musica Antica Italiana per Organo a Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da K. Gilbert e T. Koopman. Ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria” ed ha tenuto concerti in tutta Europa e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose. Ha effettuato incisioni discografiche su organi storici in Italia e all’estero. Ha tenuto masterclasses sulla musica antica italiana per organo ed è stata docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.

Concerto Elena e Letizia Romiti – 27 settembre 2020

Concerto Elena e Letizia Romiti – 27 settembre 2020

Concerto Elena e Letizia Romiti - 27 settembre 2020

domenica 27 settembre ore 17
FUBINE, chiesa Parrocchiale
ELENA ROMITI, oboe
LETIZIA ROMITI, organo
XLI Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

Secondo la normativa anti Covid-19 per l’accesso ai concerti sarà necessario essere muniti di mascherina ed osservare le distanze previste, ad ogni modo nelle chiese troverete i posti già distanziati come per le celebrazioni liturgiche.
Visto il numero limitato dei posti, specialmente nelle chiese di non estese dimensioni, è caldamente raccomandabile la prenotazione dei posti, telefonando al 3387193623 oppure via mail scrivendo a
letizia.romiti@gmail.com

Per la prima volta in quarantun’anni la Stagione sugli organi storici della provincia di Alessandria farà tappa a Fubine, grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale ed alla collaborazione della Parrocchia e dell’ Associazione Culturale “Monferrato 2020”. Domenica 27 settembre alle ore 17 nella chiesa Parrocchiale si potranno ascoltare ELENA ROMITI all’oboe e LETIZIA ROMITI all’organo “Lingiardi” ivi conservato, ma anche al clavicembalo italiano copia di un “Giusti” della fine del ‘600 costruito da Giuseppe Corazza di Grondona, che arricchirà per questa occasione l’organico strumentale.
Il programma prevede brani di J. S. Bach (Sinfonie dalle Cantate BWV 156 e  BWV 249 per oboe e clavicembalo),  le notissime Variazioni su “Greensleeves” per oboe e basso continuo di un Anonimo celtico del diciassettesimo secolo, la Partita n.1 in la maggiore per oboe solo e sempre di Telemann la complessa Partita in sol minore per oboe e basso continuo nei tempi Grave, Allegro, Allegro, Tempo di Minue, Allegro, Tempo giusto,  Allegro assai. Brani per solo strumento da tasto si alterneranno a quelli con l’oboe.

Elena Romiti si è diplomata in oboe presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di O. Zoboli ed in oboe barocco presso la scuola Civica di Musica di Milano.Si è poi laureata presso il DAMS di Brescia con una tesi sulla produzione di Robert Ashley e di Steve Reich., relatore Fabrizio Chirico.
Ha seguito seminari con O. Zoboli e R. Canter in diverse edizioni dei Corsi Internazionali di Perfezionamento “Tullio Macoggi” di Varenna (Co).
Svolge attività concertistica in duo con pianoforte, chitarra, organo e cembalo ed in formazioni cameristiche classiche e contemporanee, tra cui il “Carpinensemble” di cui è fondatrice. Come solista ha tenuto concerti in Italia, Spagna, Francia, Austria e Germania riportando lusinghieri consensi da parte della stampa. Col complesso da camera “Accademia dei Solinghi” di Torino, ha partecipato alla registrazione su compact disc della cantata di Johan Kuhnau “Uns ist ein Kind Geboren”.

Letizia Romiti,  diplomata in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha conseguito presso l’Università della stessa città, la laurea in Filosofia con una tesi sulle Messe organistiche di Gerolamo Cavazzoni, relatore Guglielmo Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Brescia dove ha studiato con Fiorella Brancacci. Ha frequentato il corso di L. F. Tagliavini presso l’Accademia di Musica Antica Italiana per Organo a Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da K. Gilbert e T. Koopman. Ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria” ed ha tenuto concerti in tutta Europa e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose. Ha effettuato incisioni discografiche su organi storici in Italia e all’estero. Ha tenuto masterclasses sulla musica antica italiana per organo ed è stata docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.

Concerto Letizia Romiti – 13 settembre 2020

Concerto Letizia Romiti – 13 settembre 2020

Concerto Letizia Romiti - 13 settembre 2020

Domenica 13 settembre ore 21.00
NOVI LIGURE, Insigne chiesa Collegiata
LETIZIA ROMITI, organo
XLI Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

Secondo la normativa anti Covid-19 per l’accesso ai concerti sarà necessario essere muniti di mascherina ed osservare le distanze previste, ad ogni modo nelle chiese troverete i posti già distanziati come per le celebrazioni liturgiche.
Visto il numero limitato dei posti, specialmente nelle chiese di non estese dimensioni, è caldamente raccomandabile la prenotazione dei posti, telefonando al 3387193623 oppure via mail scrivendo a
letizia.romiti@gmail.com

A far risuonare il grandioso organo “Serassi” della Collegiata di Novi Ligure domenica 13 settembre alle ore 21 sarà la stessa Letizia Romiti, curatrice della Stagione Internazionale sugli organi storici della provincia di Alessandria, con un programma dal titolo “Suoni diversi per un organo Serassi”. Il titolo è dovuto al fatto che l’organo è stato ascoltato dal pubblico nel concerto del 5 agosto scorso, dopo un intervento di manutenzione straordinaria, con brani totalmente di scuola “operistica” e più o meno coevi all’epoca della sua costruzione, magistralmente interpretati da Alessandro Urbano. In questa seconda occasione invece lo strumento sarà impegnato in un programma di epoche e di stili diversi, proprio allo scopo di dare all’organo ottocentesco un più ampio “banco di prova”, con lo scopo di dimostrare che un organo antico non è necessariamente confinato “soltanto” alle musiche di stile teatrale e bandistico (era un’affermazione frequentemente tirata fuori da coloro che non vedevano di buon occhio il restauro e l’impiego dei nostri organi storici) ma che, attraverso un’oculata scelta dei brani, è più che credibile anche in repertori diversi, ed in grandi autori quali Frescobaldi, Bach e Scarlatti, e perfino in opere composte nel secolo scorso.
Non mancheranno comunque i brani della fine del Settecento e dell’Ottocento, pieni di registri solistici e di effetti di colore strumentale, di scuola italiana e francese, e trascrizioni di brani di Giuseppe Verdi. Una chicca sarà la possibilità di ascoltare un’opera di un’Autrice “del territorio”, la Sonata Sesta di “Madame Ravissa de Turin”, al secolo Genoveffa Ravizza nata a Torino ma operante soprattutto a Parigi ed in Svizzera.

Programma
G. FRESCOBALDI (1583 – 1643)
Capriccio sopra la Battaglia

J.S. BACH (1685 – 1750)
“Das alte Jahr vergangen ist” BWV 614
“Ich ruf’ zu dir” BWV 639

D. SCARLATTI (1685 – 1757)
Sonata K.288
Sonata K.328
“per Organo à dua Tastatura”

ANONIMO PISTOIESE (METÀ XVIII SEC.)
Elevatione
Toccata per l’ Offertorio

A. BOËLY (1785 – 1858)
Offertoire pour le jour de Pâques

MADAME RAVISSA DE TURIN (CA.1745/50 – 1807)
Sonata VI

G. VERDI (1813-1901)
Requiem (dalla “Messa da Requiem”) trascrizione di Charles Tovey
Offertorio (da “Un ballo in maschera”) trascrizione di Paolo Sperati

JEAN GUILLOU (1930-2019)
da “Pièces Furtives”:
-Remoto
-Tempo di Marcia

Letizia Romiti, di origine toscana, si è diplomata in Organo e Composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed ha conseguito presso l’Università degli Studi della stessa città la laurea in Filosofia con una tesi sulle messe organistiche di G. Cavazzoni, relatore G. Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Brescia con Fiorella Brancacci ed in Prepolifonia presso il Conservatorio di Torino ove ha studiato con Wally Pellizzari e Fulvio Rampi.
Ha frequentato per cinque anni il corso di Luigi Ferdinando Tagliavini presso l’Accademia di musica antica italiana per organo di Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da Kenneth Gilbert, Anton Heiller, Ton Koopman e da altri qualificatissimi Maestri.
Ha collaborato con riviste musicali e quotidiani ed ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria”.
Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose fra cui la Neue Gewandhaus di Lipsia, lo Schauspielhaus di Berlino, il teatro dell’Opera di Kiev, le “Semaines Internationales d’Orgue de Dijon”, il Festival internazionale di musica classica di Napoli, il Festival ”Slovenské Historichè Organy”, le “Jornadas Internacionales de Organo” di Zaragoza, “Settembre Musica” di Torino, Festival di Treviso e della marca trevigiana, “Cambridge Summer Recitals”, 58th Annual Convention dell’ Università di Ann Arbor (USA), Società dei Concerti di Milano, i Festivals di Lausanne, Leon, di Cervo e di Sion, le manifestazioni ufficiali per GENOVA 2004, le Cattedrali di Bordeaux, di Bellinzona, di Siviglia, di Malaga, di Konstanz, di Chester, di Varsavia e di Oliwa, l’Auditorium del Conservatorio di Kazan (Russia), i Concerti dell’Accademia di Pistoia.
Ha effettuato numerose incisioni discografiche, tra le quali spiccano l’opera organistica di Carlo Mosso, registrata in prima mondiale per la prestigiosa etichetta TACTUS, e “ Johann Sebastian Bach – Christmas organ music” edito da ELEGIA RECORDS, entrambe premiate con cinque stelle dalla prestigiosa rivista MUSICA.
Sue registrazioni ed esecuzioni dal vivo sono state trasmesse da terzo canale Rai, da RAI UNO, da Radio Vaticana, dalla Radiotelevisione spagnola e cecoslovacca.
Ha tenuto “masterclasses” sulla musica antica italiana per organo e corsi di interpretazione in Italia ed all’estero, recentemente anche negli Stati Uniti.
E’ stata per quarant’ anni docente di organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.
Suona regolarmente in duo con Elena Romiti (oboe e Corno Inglese) e collabora con gruppi orchestrali, cameristici e vocali.
Dal 1978 cura l’organizzazione della Stagione internazionale di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria.

Concerto Letizia Romiti – 13 settembre 2020

Concerto Letizia Romiti – 13 settembre 2020

Concerto Letizia Romiti - 13 settembre 2020

Domenica 13 settembre ore 21.00
NOVI LIGURE, Insigne chiesa Collegiata
LETIZIA ROMITI, organo
XLI Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

Secondo la normativa anti Covid-19 per l’accesso ai concerti sarà necessario essere muniti di mascherina ed osservare le distanze previste, ad ogni modo nelle chiese troverete i posti già distanziati come per le celebrazioni liturgiche.
Visto il numero limitato dei posti, specialmente nelle chiese di non estese dimensioni, è caldamente raccomandabile la prenotazione dei posti, telefonando al 3387193623 oppure via mail scrivendo a
letizia.romiti@gmail.com

A far risuonare il grandioso organo “Serassi” della Collegiata di Novi Ligure domenica 13 settembre alle ore 21 sarà la stessa Letizia Romiti, curatrice della Stagione Internazionale sugli organi storici della provincia di Alessandria, con un programma dal titolo “Suoni diversi per un organo Serassi”. Il titolo è dovuto al fatto che l’organo è stato ascoltato dal pubblico nel concerto del 5 agosto scorso, dopo un intervento di manutenzione straordinaria, con brani totalmente di scuola “operistica” e più o meno coevi all’epoca della sua costruzione, magistralmente interpretati da Alessandro Urbano. In questa seconda occasione invece lo strumento sarà impegnato in un programma di epoche e di stili diversi, proprio allo scopo di dare all’organo ottocentesco un più ampio “banco di prova”, con lo scopo di dimostrare che un organo antico non è necessariamente confinato “soltanto” alle musiche di stile teatrale e bandistico (era un’affermazione frequentemente tirata fuori da coloro che non vedevano di buon occhio il restauro e l’impiego dei nostri organi storici) ma che, attraverso un’oculata scelta dei brani, è più che credibile anche in repertori diversi, ed in grandi autori quali Frescobaldi, Bach e Scarlatti, e perfino in opere composte nel secolo scorso.
Non mancheranno comunque i brani della fine del Settecento e dell’Ottocento, pieni di registri solistici e di effetti di colore strumentale, di scuola italiana e francese, e trascrizioni di brani di Giuseppe Verdi. Una chicca sarà la possibilità di ascoltare un’opera di un’Autrice “del territorio”, la Sonata Sesta di “Madame Ravissa de Turin”, al secolo Genoveffa Ravizza nata a Torino ma operante soprattutto a Parigi ed in Svizzera.

Programma
G. FRESCOBALDI (1583 – 1643)
Capriccio sopra la Battaglia

J.S. BACH (1685 – 1750)
“Das alte Jahr vergangen ist” BWV 614
“Ich ruf’ zu dir” BWV 639

D. SCARLATTI (1685 – 1757)
Sonata K.288
Sonata K.328
“per Organo à dua Tastatura”

ANONIMO PISTOIESE (METÀ XVIII SEC.)
Elevatione
Toccata per l’ Offertorio

A. BOËLY (1785 – 1858)
Offertoire pour le jour de Pâques

MADAME RAVISSA DE TURIN (CA.1745/50 – 1807)
Sonata VI

G. VERDI (1813-1901)
Requiem (dalla “Messa da Requiem”) trascrizione di Charles Tovey
Offertorio (da “Un ballo in maschera”) trascrizione di Paolo Sperati

JEAN GUILLOU (1930-2019)
da “Pièces Furtives”:
-Remoto
-Tempo di Marcia

Letizia Romiti, di origine toscana, si è diplomata in Organo e Composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed ha conseguito presso l’Università degli Studi della stessa città la laurea in Filosofia con una tesi sulle messe organistiche di G. Cavazzoni, relatore G. Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Brescia con Fiorella Brancacci ed in Prepolifonia presso il Conservatorio di Torino ove ha studiato con Wally Pellizzari e Fulvio Rampi.
Ha frequentato per cinque anni il corso di Luigi Ferdinando Tagliavini presso l’Accademia di musica antica italiana per organo di Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da Kenneth Gilbert, Anton Heiller, Ton Koopman e da altri qualificatissimi Maestri.
Ha collaborato con riviste musicali e quotidiani ed ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria”.
Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose fra cui la Neue Gewandhaus di Lipsia, lo Schauspielhaus di Berlino, il teatro dell’Opera di Kiev, le “Semaines Internationales d’Orgue de Dijon”, il Festival internazionale di musica classica di Napoli, il Festival ”Slovenské Historichè Organy”, le “Jornadas Internacionales de Organo” di Zaragoza, “Settembre Musica” di Torino, Festival di Treviso e della marca trevigiana, “Cambridge Summer Recitals”, 58th Annual Convention dell’ Università di Ann Arbor (USA), Società dei Concerti di Milano, i Festivals di Lausanne, Leon, di Cervo e di Sion, le manifestazioni ufficiali per GENOVA 2004, le Cattedrali di Bordeaux, di Bellinzona, di Siviglia, di Malaga, di Konstanz, di Chester, di Varsavia e di Oliwa, l’Auditorium del Conservatorio di Kazan (Russia), i Concerti dell’Accademia di Pistoia.
Ha effettuato numerose incisioni discografiche, tra le quali spiccano l’opera organistica di Carlo Mosso, registrata in prima mondiale per la prestigiosa etichetta TACTUS, e “ Johann Sebastian Bach – Christmas organ music” edito da ELEGIA RECORDS, entrambe premiate con cinque stelle dalla prestigiosa rivista MUSICA.
Sue registrazioni ed esecuzioni dal vivo sono state trasmesse da terzo canale Rai, da RAI UNO, da Radio Vaticana, dalla Radiotelevisione spagnola e cecoslovacca.
Ha tenuto “masterclasses” sulla musica antica italiana per organo e corsi di interpretazione in Italia ed all’estero, recentemente anche negli Stati Uniti.
E’ stata per quarant’ anni docente di organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.
Suona regolarmente in duo con Elena Romiti (oboe e Corno Inglese) e collabora con gruppi orchestrali, cameristici e vocali.
Dal 1978 cura l’organizzazione della Stagione internazionale di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria.

Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi – 12 ottobre 2019

Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi – 12 ottobre 2019

Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi - 12 ottobre 2019

Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi - 12 ottobre 2019
Fiorenza Bucciarelli e Silvia Gianuzzi

Concerto Auditorium Conservatorio Vivaldi - 12 ottobre 2019

Una grande sinergia tra due Enti (Conservatorio di Alessandria ed Amici dell’Organo) e cinque artiste, FIORENZA BUCCIARELLI E SILVIA GIANUZZI, duo pianistico, ELENA ROMITI, corno inglese, LETIZIA ROMITI, organo, SIMONA GANDINI, voce recitante, hanno reso possibile la celebrazione del bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann anche ad Alessandria. Sabato 12 ottobre alle ore 17 presso l’Auditorium del Conservatorio “A. Vivaldi” Verrà proposto un insieme di brani autografi di Clara insieme a pagine a lei dedicate (o ispirate) dalle due figure maschili di riferimento della sua vita artistica, cioè Robert Schumann e Johannes Brahms.

I brani proposti saranno i tre Preludi e Fughe op.13, che Clara volle dedicare al marito perché composti nei primi anni del loro matrimonio, quando entrambi studiavano intensamente le opere di Johann Sebastian Bach soprattutto dal punto di vista contrappuntistico, e la Marcia in Mi bemolle maggiore. Di mano di Johannes Brahms invece i due Preludi-Corali dall’op. 122, ultimo lavoro che fu prodotto in seguito alla morte di Clara e che precedette di poco quella dell’Autore stesso, e le Variazioni su un tema di Schumann op.23, pure a Clara Schumann dedicate.

L’attrice Simona Gandini leggerà fra i diversi brani pagine tratte dai diari e dalle lettere di questa straordinaria donna, che alla faccia delle convenzioni sociali del tempo riuscì ad essere un’eccelsa concertista, una grande compositrice ed un’operatrice culturale, oltre che moglie e madre.

Nata in una famiglia di musicisti Clara inizia pochi giorni dopo il quinto compleanno una severa educazione musicale; l’obiettivo del padre Friedrich Wieck era produrre non solo una virtuosa ma una musicista a tutto tondo sana nella mente e nel corpo. Sottopose Clara anche a severi studi accademici seppur molto limitati nel tempo ed alle materie di cui avrebbe potuto avuto bisogno ossia quelle letterario filosofiche e le lingue straniere che sarebbero servite per la sua carriera concertistica. .
Tutt’altro che settoriale fu invece la formazione musicale.
A soli sette anni già trascorreva ogni giorno oltre tre ore al pianoforte, comprendenti un’ora di lezione con il padre e due di pratica. A dieci anni intraprese anche lo studio del Violino, del Canto e della Composizione.
Il metodo pedagogico di Wieck la trasformò ben presto in una piccola virtuosa e fu seguito con buoni risultati anche da altri illustri allievi come Hans von Bülow. Un criterio particolarmente rigido che si concentrava sullo studio dei grandi tecnici dell’epoca come si evince dai programmi concertistici del periodo giovanile incentrati su Czerny, Kalkbrenner, Pleyel, Moscheles e Herz.
Solo una volta allontanatasi dall’intransigente figura paterna, Clara poté inserire nei suoi programmi di studio pagine di Ludwig van Beethoven o Johann Sebastian Bach.
L’8 novembre 1830, l’undicenne Clara Wieck debuttò ufficialmente in un recital da solista al Gewandhaus di Lipsia.
I critici le riservarono un’accoglienza calorosa: il Leipziger Zeitung, sottolineava come eccellente l’esibizione di Clara, sia in veste di interprete che di compositrice.
Incoraggiato da questo successo immediatamente Wieck si industriò per organizzare una serie di concerti che portarono Clara ad esibirsi nel 1831 a Weimar, Arnstadt, Kassel, Francoforte ed infine Parigi ove conobbe Berlioz, Kalkbrenner, Meyerbeer e Chopin; le successive stagioni concertistiche in poco tempo consacrarono Clara come un’artista prodigiosa.
Il primo incontro con Robert Schumann avvenne nel 1828 in casa di un comune amico a Lipsia; Clara aveva appena nove anni e Robert diciotto.
Poco dopo il loro primo incontro Robert fu accolto tra gli allievi di Friederich e cominciò a frequentare assiduamente casa Wiek stringendo anche un grande legame di amicizia con Clara.
Il 1835 fu un anno decisivo nella vita di Clara, non tanto per la prima del suo grande Concerto, ma perché fu allora che lei e Robert confessarono il loro reciproco amore. Quando Wieck si rese conto della serietà di quella relazione allontanò il suo allievo prediletto e proibì a Clara qualunque contatto con lui arrivando a pesanti minacce nei confronti di Robert se avesse osato ancora incontrarla.
Clara Wieck e Robert Schumann si sposarono solo alla fine il 12 settembre 1840 alla vigilia del di lei ventunesimo compleanno.I primi anni di matrimonio furono sereni e assai fecondi per entrambi, ma la felicità non durò a lungo. Robert ebbe via via crescenti problemi mentali, culminani in un tentativo di suicidio in seguito al quale fu portato in una casa di cura a Endenrich, vicino a Bonn.
Il 25 luglio 1856, pochi giorni dopo il ritorno da una tournée in Inghilterra, Clara ricevette un telegramma dal medico di Robert che la convocava urgentemente; fece appena in tempo a vederlo poichè il 29 luglio Schumann morì.
La morte di Schumann segnò l’inizio di una seconda vita durata ben 40 anni; era imperativo provvedere ai suoi figli e dunque necessario riprendere il prima possibile la sua carriera concertistica. Fondamentale fu la presenza e la devozione di Johannes Brahms, che di casa Schumann era sempre stato grande frequentatore. Le rimase accanto fino alla sua morte avvenuta il 20 maggio 1896.

PROGRAMMA DETTAGLIATO:
Clara Schumann (1819 – 1896)
Preludio e Fuga n. 1 in sol minore per corno inglese ed organo
Preludio e Fuga in si bemolle maggiore (organo solo)
“O Gott du frommer Gott”

(1833 – 1897)
“Es ist ein Ros’ entsprungen”

Clara Schumann: Preludio e Fuga n. 3 in re minore per corno inglese ed organo

Clara Schumann: March in e flat major

J.Brahms: Variationen über ein thema von Robert Schumann op.23

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