Concerto di Montserrat Torrent Serra – 6 settembre 2025

Sabato 6 settembre 2025 ore 18.30
VIGUZZOLO, chiesa parrocchiale
MONTSERRAT TORRENT SERRA, organo (Spagna)
Sabato 6 settembre alle ore 18.30 ( il concerto viene posticipato di un’ora rispetto a quanto precedentemente annunciato a causa di una imprevista concomitanza) nella chiesa parrocchiale di Viguzzolo sarà per la prima volta ospite della Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria la leggendaria organista spagnola MONTSERRAT TORRENT SERRA, famosissima a livello mondiale per il numero di concerti (più di 1700), delle incisioni discografiche, dei prestigiosi riconoscimenti ottenuti ed anche per i suoi novantanove anni così ben portati, che le consentono ancora di viaggiare, suonare ed insegnare (https://montserrattorrent.org).
Ma soprattutto, al pari di figure di uguale grandezza e generazione, quali Luigi Ferdinando Tagliavini e Gustav Leonhardt, Montserrat si prodigò fin da giovanissima per far conoscere il suggestivo repertorio della musica antica della propria terra ad un mondo di appassionati come di accademici che di questo non conosceva quasi nulla.
Per lo meno in Italia i programmi di studio nei Conservatori di Stato di musica antica non prevedevano un bel niente di brani antichi, a parte le maggiori opere di Bach e pochi brani dei “Fiori Musicali” di Frescobaldi, tra l’altro in una inopportuna trascrizione che imponeva arbitrariamente l’uso massiccio del pedale.
Molti fra i giovani che negli anni Settanta si diplomavano in Organo negli anni Settanta non avevano mai sentito nominare autori come Francisco Correa de Arauxo e Pablo Bruna, oggi normalmente presenti ed anche richiesti nei programmi da concerto.
Una grande organista ma anche una grande pioniera, cui la cultura musicale e la conoscenza del repertorio rinascimentale e barocco per strumenti da tasto deve un contributo decisivo, considerando che iniziò la propria missione musicale abbastanza “in salita” rispetto agli altri grandi Maestri del tempo, perché donna e perché animata da spirito filologico nelle proprie esecuzioni.
Ha insegnato la musica spagnola a tutto il mondo ed ha avuto numerosissimi allievi di ogni nazionalità, anche molti italiani, che oggi sono affermati concertisti.
A Viguzzolo eseguirà un programma di autori spagnoli e portoghesi intercalato a brani fiamminghi ed italiani, per meglio far risaltare le caratteristiche timbriche del pregevole organo “Serassi” del 1817. Di particolare interesse l’inclusione di un brano del genovese Giovanni Battista della Gostena, autore che ben difficilmente si sente nel corso dei concerti d’organo.
Programma
SEBASTIAN AGUILERA DE HEREDIA (1561-1627)
Obra de 1º tono (Salve Regina)
MANUEL RODRIGUES COELHO (c. 1555-1635)
Tento de 4º tom
GIOVANNI BATTISTA DALLA GOSTENA (c. 1540-1593)
Susane un jour. Canzone francese a Cinque di Orlando Lasso
intavolata dal Gostena
JAN PIETERSZOON SWEELINCK (1562-1621)
Fantasia n. 8
FRANCISCO CORREA DE ARAUXO (1584-1654)
LII. Tiento de registro entero de primero tono
XXXVI. Tiento de medio registro de tiple de decimo tono
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)
Partite sopra Follia
PABLO BRUNA (1611-1679)
Tiento de falsas
Tiento partido de mano izquierda
ANÓNIMO sec. XVI
Diferencias sobre la gaita
E cosa penseranno gli anziani?
Torniamo da dove veniamo, da un luogo dove non è accaduto, dove quello che abbiamo imparato non è utile.
Invecchiamo e ogni volta il resto della vita è più breve.
Gli anni passano e la vita prende forma, e al tuo fianco, strutturando la tua volontà, la musica è pronta a complimentarti.
Non mi ha mai lasciato e mi ha sempre accontentato.
Mantengo viva l’illusione perché credo in ciò che faccio.
Sto cercando invece di ricordare, perché sta cominciando a volerci abbastanza tempo per qualsiasi cosa.
La mia memoria è iperattiva, ma inaffidabile.
Ho una collezione di ricordi che scivolano nella pura invenzione. Dobbiamo farli parlare di noi, dobbiamo essere visibili e ascoltare per ora le nostre voci.
Continuo a studiare ed a eseguire perché vivere a metà mi lascia più a secco che perdere tutto.
La vita mi spinge a provare nuove sensazioni.
Sono sul diritto finale, ma sono ancora molto curiosa, nonostante il motore si stia rompendo.
La stanchezza, i disagi… difendono la vecchiaia, non state abbastanza bene, ma io voglio fare concerti e continuare il mio rapporto con la musica, quanti ne volete.
La musica non va insegnata, va vissuta.
Una volta che l’hai vissuta, puoi passare a scriverla e capire che suono ha.
La musica è lo strumento per aumentare la consapevolezza e il divertimento.
Devi pensarci con la testa e sentirla con il cuore, è emozione e ricordo. la vita è amare ed essere amati.
Montserrat Torrent.
Montserrat Torrent Serra, nata a Barcellona, sesta di sette fratelli, ha iniziato gli studi di pianoforte con la madre Ángela Serra, allieva di Enric Granados, all’età di cinque anni. È stata iscritta all’Accademia Marshall di Barcellona. All’età di sette anni ha dato il suo primo concerto a Radio Barcelona.
Mentre prepara un concerto con un’orchestra, scoppia la guerra civile spagnola e lei è costretta ad interrompere gli studi. Dopo la fine della guerra, la famiglia tornò a Barcellona e riprese gli studi, che si conclusero con il conseguimento del Diploma Superiore in Pianoforte, sotto la direzione di Blai Net e Carlos Pellicer. La vocazione per l’organo è apparsa a Santa Coloma de Farners, Girona, inizialmente con l’intenzione di collaborare accompagnando i canti del coro parrocchiale, con una certa riluttanza da parte dell’organista che non poteva vedere bene i pianisti.
Ma fu una fuga di J.S.Bach interpretata dal Dr. Jubany, nominato poi vescovo di Barcellona, che le fece decidere di iscriversi al Conservatorio Comunale di Barcellona, studiando organo con il maestro Paul Franck. Aveva trovato lo strumento che davvero le portava la pace e l’oblio di tutto ciò che la circondava. L’organo, strumento dapprima proibito, e tante volte goduto nel Palazzo Nazionale di Montjuïc con i concerti di Sunyer Sintes, nelle chiese, sempre misterioso, affascinante e lontano, era diventato uno strumento nell’ambito della sua volontà, devozione e sforzo. La sua vita cambia, aveva trovato l’ideale per cui non risparmiava sforzi.
Nel suo primo concerto d’organo qualcuno profetizzò che era avvenuto un cambiamento nel modo di ascoltare l’organo e che si aprivano nuove prospettive per una letteratura gravemente danneggiata da interpretazioni distorte.
Successivamente ha ampliato la sua formazione con borse di studio dell’Istituto Francese di Parigi con Noëlie Pierront e della Fondazione Juan March di Siena con Ferdinando Germani e Helmut Rilling. Affascinata dalla musica iberica, studiò con Santiago Kastner a Lisbona e Madrid, con Luigi Ferdinando Tagliavini a Bologna e con P. Gregori Estrada del Monastero di Montserrat.
È stata nominata, per concorso, docente di organo presso il Conservatorio Superior Municipal de Música de Barcelona, dove ha sviluppato la sua pedagogia dal 1958 al 1991. Da questa nomina ha iniziato la sua attività concertistica. Ha scritto articoli sulla pedagogia organistica pubblicati su riviste musicali spagnole, italiane e inglesi. Ha svolto attività di ricerca insieme alla musicologa Maria Ester Sala lavorando, tra gli altri, sul recupero di partiture inedite.
Ha inciso un’ampia discografia, con edizioni sia nazionali che internazionali, con organi storici. Il disco di Joan B. Cabanilles, registrato all’organo Daroca, ha vinto il Grand Prix du Disque dell’Academia Charles Cross de Paris.
Diffonde il repertorio della musica antica iberica in corsi internazionali ed in numerose masterclass sulla letteratura dell’organo antico iberico. Ha fatto parte di giurie di concorsi organistici. Da molti anni si esibisce frequentemente con l’Orchestra Nazionale di Spagna e con l’Orchestra della Città di Barcellona e della Catalogna.









