La Musica e il sacro 2023

La Musica e il sacro 2023

programma Musica e Sacro 2023

Con il mese di marzo ricomincia “La Musica e il Sacro” , manifestazione tradizionalmente organizzata dagli Amici dell’Organo come appendice alla Stagione di concerti sugli organi storici, in collaborazione con il Conservatorio “A. Vivaldi” ed affidata ad allievi ed ex allievi dell’Istituto, in qualche caso anche ad artisti ospiti.

Le chiese interessate saranno quella del Carmine in via dei Guasco ad Alessandria e la Basilica della Maddalena a Novi Ligure, con una puntata nella Parrocchiale di Oviglio domenica 7 maggio alle ore 10.
L’edizione di quest’anno si apre con un’importante novità: mentre alla Maddalena come ad Oviglio gli interventi organistici durante la liturgia si svolgeranno in forma tradizionale, in città  mezz’ora prima della messa i musicisti di turno eseguiranno di seguito una serie di brani animando poi, salvo eccezioni, anche il culto, con una formula che di fatto costituisce un ” Vespro d’organo”.

Nella chiesa del Carmine il primo sabato del mese da marzo a giugno si comincerà quindi alle 17.30, mentre a Novi Ligure l’appuntamento come sempre coinciderà con l’inizio della messa, alle 17.30 con l’ora solare ed alle 18 con il passaggio all’ora legale.

Sabato 4 marzo ci sarà il gradito ritorno  alla chiesa del Carmine di Giusy Polito al flauto e di Daniela Scavio all’organo, le quali faranno ascoltare una ricca carrellata di brani di Bach, Haendel e Benedetto Marcello; la messa sarà poi accompagnata da Giovanni Oliveri.

Il mese successivo sarà poi la volta di Emanuele Colosetti, prossimo laureando del nostro Conservatorio. A Novi Ligure si partirà invece il 25 marzo sempre con Daniela Scavio al settecentesco organo “Poncini”, con brani di Haendel e di Galuppi.

“La Musica e il Sacro” , come tutte le altre attività degli Amici dell’organo, è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria cui vanno una volta di più i ringraziamenti degli organizzatori per il supporto alla missione di fare conoscere quanto più possibile l’organo ed il suo vastissimo repertorio, che trova nelle
Messe e nei Vespri un’occasione non meno importante che nei concerti per attirare ed incuriosire i presenti.

“Oggi non è più una cosa scontata avere la presenza di un organo a commento del culto, specialmente se ben restaurato o almeno adeguatamente mantenuto” – dice Letizia Romiti curatrice della piccola rassegna – per cui un titolo di merito va al parroco del Carmine don Giampaolo Orsini, al Priore della Confraternita della Maddalena Paolo Reppetti come pure al Priore emerito Mario Ristagno.