Archivi tag: viguzzolo

Concerto Mirko Ballico – 4 settembre 2022

Concerto Mirko Ballico – 4 settembre 2022

Concerto Mirko Ballico - 4 settembre 2022

Domenica 4 Settembre ore 17.30
Viguzzolo, Oratorio di S.Antonio
MIRKO BALLICO, organo
Vincitore del Concorso Internazionale “Paul Hofhaimer” di Innsbruck
XLIII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

La Stagione è sostenuta da Fondazione CRAL, Fondazione CRT, Gruppo AMAG, Consiglio Regionale del Piemonte e dalla Regione Piemonte.

Prosegue a pieno ritmo il Festival degli Amici dell’Organo sugli strumenti più rappresentativi della provincia di Alessandria.

Dopo il grande successo del duo organo ed alphorn a Grondona, domenica 4 settembre alle 17.30 a VIGUZZOLO ci sarà un musicista di grande rilievo:  MIRKO BALLICO, vincitore del concorso internazionale “Paul Hofhaimer” di Innsbruck, uno dei pochissimi italiani ad aver avuto questo questo prestigioso riconoscimento. Si esibirà nell’ Oratorio di S. ANTONIO invece che nella chiesa Parrocchiale, in modo che il pubblico possa conoscere ed apprezzare anche l’antico organo costruito da Luigi Ciurlo nel 1779, uno dei rari manufatti del diciottesimo secolo conservati in provincia.

Proprio perché gli appassionati possano vedere da vicino i tre strumenti che costituiscono il non trascurabile patrimonio organario del paese il concerto sarà preceduto da una visita guidata agli strumenti della chiesa Parrocchiale e dell’Oratorio della Madonna,  per concludersi proprio nell’Oratorio di S. Antonio dove poi avrà luogo il concerto. Faranno da ciceroni i ragazzi della terza media dell’anno 2021-2022 della scuola locale insieme a  Letizia Romiti,  conducendo coloro che vorranno partecipare nelle tre chiese, per vedere, ascoltare e confrontare i tre strumenti. Il punto di incontro è in piazza della Libertà alle 15.45.

Di seguito Mirko Ballico proporrà un programma Dal Classicismo alla Musica operistica, con brani di

GAETANO VALERJ (1760-1822, Padova)
(Nella ricorrenza dei 200 anni dalla morte)
Sonata Seconda (Largo/Rondò, da Raccolta di sonate inedite per organo dall’archivio Capitolare del Duomo di Padova)
Sonata terza (Rondò grazioso, da 12 Suonate op. 1 – 1805)
Sonata per organo in la maggiore (allegretto)
Sonata per organo in sol maggiore (allegretto)

JOSEPH HAYDN (1732-1809)
6 pezzi da “Werke für Flötenuhr” (1772)
(Nella ricorrenza dei 250 anni della pubblicazione)
1. Senza titolo
2. Senza titolo
3. Senza titolo
4. “Der Dudelsack” (La cornamusa)
5. Senza titolo
6. “Der Kaffeeklatsch” (la riunione)

NICCOLO’ MORETTI (1763-1821, Treviso)
Sonata IV ad uso offertorio (allegretto)
Sonata VII ad uso orchestra (allegro risoluto)

GIOVANNI BATTISTA CANDOTTI (1809-1876, Cividale del Friuli)
Sinfonia nr. 1 op. 8
Sinfonia nr. 22 op.142
Suonata op. 39 (Allegro, Andante, Allegro)

MIRKO BALLICO ha studiato organo e composizione organistica al conservatorio di Vicenzah diplomandosi con il massimo dei voti in soli 4 anni, successivamente alla “Bruckner Universität” di Linz ottenendo il Bachelor con lode in Konzertfach-Orgel e infine al conservatorio di Verona dove ha conseguito in tre anni accademici consecutivi il diploma in Strumentazione Bandistica, in Composizione e il Master in Organo con 110 e lode.
Ha studiato organo con Brett Leighton, C. Rieger, M. Radulescu, L. Rogg, W. Zerer, M. Raschietti, L. Signorini, composizione con F. Zandonà e E. Pisa, direzione d’orchestra con C. Rebeschini.
Vincitore del primo premio assoluto al concorso “Paul Hofhaimer” di Innsbruck nel 2007, consegnato 6 volte in 60 anni di concorso.
Finalista in tutti i concorsi di esecuzione ai quali ha partecipato, è stato premiato ai concorsi organistici nazionali di Viterbo (2000 – 1° premio), Angullara Veneta (2000 – 2° premio – 2001 – 1° premio) e internazionali di Innsbruck (2004 – 2° premio con 1° non assegnato), Caldaro (2001 – 3° premio), Füssen (2002 – 2° premio), Borca di Cadore (2003 – 3° premio) e Carunchio (2008 -1° premio).
Nel 2013 ha vinto il 1° Premio al concorso di composizione “BPV” organizzato dal Conservatorio di Verona nella categoria “trascrizione” e nel 2014 il 2° Premio nella categoria “composizione originale per gruppo cameristico” dello stesso concorso.
Come trascrittore ha rielaborato per vari organici brani di Williams, Silvestri, Zimmer, Morricone e moltissime altre colonne sonore. Sue composizioni originali sono già state eseguite da importanti orchestre (OTO di Vicenza, Orchestra sinfonica del conservatorio di Padova) ed ensemble di alto livello tra cui Joierus de Flute (C. Montafia), Sax Orchestra del conservatorio di Padova (L. Podda) e 4 Saints Brass Orchestra di Pordenone (D. Cal), I Polifonici Vicentini (P. Comparin).
Molto vasto il suo catalogo editoriale che comprende oltre 20 pubblicazioni di musica organistica, tra cui 3 opere di J. S. Bach, Fantasia BWV 573, Fuga BWV 562/2 (perduta), e “O Traurigkeit” corale dall’Orgelbüchlein.
Attivo anche nell’ambito saggistico, ha pubblicato uno studio sulle “6 fughe sul nome BACH op. 60” di Schumann e il suo testo “Ricerchada” (2010, più volte ristampato), risulta ancora oggi uno degli scarsissimi sunti di trattatistica rinascimentale tastieristica nel panorama italiano.
Negli ultimi anni ha scritto e pubblicato un corso completo di solfeggio diviso in 4 testi. Tutte le sue opere sono edite da Armelin Musica di Padova. Da 15 anni viene regolarmente invitato a tenere conferenze e seminari sulla prassi esecutiva e tecnica rinascimentale presso conservatori e prestigiose accademie, tra cui Lunelli (Trento), Organi Storici del Cadore (Belluno), Campus delle Arti (Bassano del Grappa) e i conservatori di Udine, Adria, Alessandria, Como, Lugano.
Ha inciso per le etichette “Bottega Discantica” e “Rainbow Classics”, registrando numerosi altri cd e pubblicato in DVD un concerto live per la Fondazione Levi.
Suona come concertista in tutta Europa (Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania).
È titolare di cattedra al conservatorio di Castelfranco Veneto dopo aver insegnato ai conservatori di Bergamo, Bolzano, Padova e Adria.

Concerto Mirko Ballico – 4 settembre 2022

Concerto Mirko Ballico – 4 settembre 2022

Concerto Mirko Ballico - 4 settembre 2022

Domenica 4 Settembre ore 17.30
Viguzzolo, Oratorio di S.Antonio
MIRKO BALLICO, organo
Vincitore del Concorso Internazionale “Paul Hofhaimer” di Innsbruck
XLIII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

La Stagione è sostenuta da Fondazione CRAL, Fondazione CRT, Gruppo AMAG, Consiglio Regionale del Piemonte e dalla Regione Piemonte.

Prosegue a pieno ritmo il Festival degli Amici dell’Organo sugli strumenti più rappresentativi della provincia di Alessandria.

Dopo il grande successo del duo organo ed alphorn a Grondona, domenica 4 settembre alle 17.30 a VIGUZZOLO ci sarà un musicista di grande rilievo:  MIRKO BALLICO, vincitore del concorso internazionale “Paul Hofhaimer” di Innsbruck, uno dei pochissimi italiani ad aver avuto questo questo prestigioso riconoscimento. Si esibirà nell’ Oratorio di S. ANTONIO invece che nella chiesa Parrocchiale, in modo che il pubblico possa conoscere ed apprezzare anche l’antico organo costruito da Luigi Ciurlo nel 1779, uno dei rari manufatti del diciottesimo secolo conservati in provincia.

Proprio perché gli appassionati possano vedere da vicino i tre strumenti che costituiscono il non trascurabile patrimonio organario del paese il concerto sarà preceduto da una visita guidata agli strumenti della chiesa Parrocchiale e dell’Oratorio della Madonna,  per concludersi proprio nell’Oratorio di S. Antonio dove poi avrà luogo il concerto. Faranno da ciceroni i ragazzi della terza media dell’anno 2021-2022 della scuola locale insieme a  Letizia Romiti,  conducendo coloro che vorranno partecipare nelle tre chiese, per vedere, ascoltare e confrontare i tre strumenti. Il punto di incontro è in piazza della Libertà alle 15.45.

Di seguito Mirko Ballico proporrà un programma Dal Classicismo alla Musica operistica, con brani di

GAETANO VALERJ (1760-1822, Padova)
(Nella ricorrenza dei 200 anni dalla morte)
Sonata Seconda (Largo/Rondò, da Raccolta di sonate inedite per organo dall’archivio Capitolare del Duomo di Padova)
Sonata terza (Rondò grazioso, da 12 Suonate op. 1 – 1805)
Sonata per organo in la maggiore (allegretto)
Sonata per organo in sol maggiore (allegretto)

JOSEPH HAYDN (1732-1809)
6 pezzi da “Werke für Flötenuhr” (1772)
(Nella ricorrenza dei 250 anni della pubblicazione)
1. Senza titolo
2. Senza titolo
3. Senza titolo
4. “Der Dudelsack” (La cornamusa)
5. Senza titolo
6. “Der Kaffeeklatsch” (la riunione)

NICCOLO’ MORETTI (1763-1821, Treviso)
Sonata IV ad uso offertorio (allegretto)
Sonata VII ad uso orchestra (allegro risoluto)

GIOVANNI BATTISTA CANDOTTI (1809-1876, Cividale del Friuli)
Sinfonia nr. 1 op. 8
Sinfonia nr. 22 op.142
Suonata op. 39 (Allegro, Andante, Allegro)

MIRKO BALLICO ha studiato organo e composizione organistica al conservatorio di Vicenzah diplomandosi con il massimo dei voti in soli 4 anni, successivamente alla “Bruckner Universität” di Linz ottenendo il Bachelor con lode in Konzertfach-Orgel e infine al conservatorio di Verona dove ha conseguito in tre anni accademici consecutivi il diploma in Strumentazione Bandistica, in Composizione e il Master in Organo con 110 e lode.
Ha studiato organo con Brett Leighton, C. Rieger, M. Radulescu, L. Rogg, W. Zerer, M. Raschietti, L. Signorini, composizione con F. Zandonà e E. Pisa, direzione d’orchestra con C. Rebeschini.
Vincitore del primo premio assoluto al concorso “Paul Hofhaimer” di Innsbruck nel 2007, consegnato 6 volte in 60 anni di concorso.
Finalista in tutti i concorsi di esecuzione ai quali ha partecipato, è stato premiato ai concorsi organistici nazionali di Viterbo (2000 – 1° premio), Angullara Veneta (2000 – 2° premio – 2001 – 1° premio) e internazionali di Innsbruck (2004 – 2° premio con 1° non assegnato), Caldaro (2001 – 3° premio), Füssen (2002 – 2° premio), Borca di Cadore (2003 – 3° premio) e Carunchio (2008 -1° premio).
Nel 2013 ha vinto il 1° Premio al concorso di composizione “BPV” organizzato dal Conservatorio di Verona nella categoria “trascrizione” e nel 2014 il 2° Premio nella categoria “composizione originale per gruppo cameristico” dello stesso concorso.
Come trascrittore ha rielaborato per vari organici brani di Williams, Silvestri, Zimmer, Morricone e moltissime altre colonne sonore. Sue composizioni originali sono già state eseguite da importanti orchestre (OTO di Vicenza, Orchestra sinfonica del conservatorio di Padova) ed ensemble di alto livello tra cui Joierus de Flute (C. Montafia), Sax Orchestra del conservatorio di Padova (L. Podda) e 4 Saints Brass Orchestra di Pordenone (D. Cal), I Polifonici Vicentini (P. Comparin).
Molto vasto il suo catalogo editoriale che comprende oltre 20 pubblicazioni di musica organistica, tra cui 3 opere di J. S. Bach, Fantasia BWV 573, Fuga BWV 562/2 (perduta), e “O Traurigkeit” corale dall’Orgelbüchlein.
Attivo anche nell’ambito saggistico, ha pubblicato uno studio sulle “6 fughe sul nome BACH op. 60” di Schumann e il suo testo “Ricerchada” (2010, più volte ristampato), risulta ancora oggi uno degli scarsissimi sunti di trattatistica rinascimentale tastieristica nel panorama italiano.
Negli ultimi anni ha scritto e pubblicato un corso completo di solfeggio diviso in 4 testi. Tutte le sue opere sono edite da Armelin Musica di Padova. Da 15 anni viene regolarmente invitato a tenere conferenze e seminari sulla prassi esecutiva e tecnica rinascimentale presso conservatori e prestigiose accademie, tra cui Lunelli (Trento), Organi Storici del Cadore (Belluno), Campus delle Arti (Bassano del Grappa) e i conservatori di Udine, Adria, Alessandria, Como, Lugano.
Ha inciso per le etichette “Bottega Discantica” e “Rainbow Classics”, registrando numerosi altri cd e pubblicato in DVD un concerto live per la Fondazione Levi.
Suona come concertista in tutta Europa (Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania).
È titolare di cattedra al conservatorio di Castelfranco Veneto dopo aver insegnato ai conservatori di Bergamo, Bolzano, Padova e Adria.

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi – 5 settembre 2021

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi – 5 settembre 2021

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi - 5 settembre 2021

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi - 5 settembre 2021

domenica 5 settembre ore 17
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
CORO GREGORIANO “SANT’EMILIANO”
MANUELE BARALE, organo
MATTIA ROSSI, direzione
XLII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

E’ obbligatoria l’esposizione del green pass vaccinale per assistere ai concerti d’organo

Domenica 5 settembre alle ore ore 17.30, torna a VIGUZZOLO presso la chiesa Parrocchiale l’appuntamento con il canto gregoriano. Il gruppo corale “SANT’EMILIANO” diretto da Mattia Rossi, con Emanuele Barale all’organo “Serassi”, eseguirà di Gerolamo Frescobaldi la Toccata VI dal II Libro e l’ Inno “Ave Maris Stella”, quest’ultimo alternato ai versetti in canto gregoriano. Punto focale del programma sarà la Messa IX gregoriana detta “Cum jubilo”, in cui il canto sarà invece intercalato dai versetti del compositore piemontese G.B. Fasolo (1598 – 1680).

Anche questo appuntamento fa parte della XLII Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata dagli Amici dell’Organo e sostenuta dalla Fondazioni CRT, CRAL, SociAl e dal Gruppo Amag.

Manuele Barale ha studiato Organo al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova diplomandosi nel 2014 sotto la guida del M° Bartolomeo Gallizio. Nel 2018 ha conseguito il “post gradum” in Organo al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma sotto la guida del m° Roberto Marini specializzandosi, in particolar modo, sull’opera di Max Reger.
Ha partecipato a diverse masterclass con i maestri Olivier Latry, Roberto Antonello, Peter Waldner, Roberto Marini e Maurice Clerc. Attualmente prosegue gli studi pianistici sotto la guida del M° Arturo Sacchetti.
Ha curato l’edizione dei Magnificat di Pedro de Heredia (Ed. Gallo, Vercelli 2018).
Dal 2017 è docente di Pianoforte presso l’istituto musicale “Carlo Soliva” di Casale Monferrato ed è organista titolare della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli.

CORO GREGORIANO “SANT’EMILIANO”
Nato nel 1980, il Coro gregoriano “Sant’Emiliano” si dedica al servizio liturgico e all’attività concertistica. Per l’interpretazione gregoriana, il coro ricorre all’ausilio delle notazioni adiastematiche testimoniate dai più antichi manoscritti lette alla luce dei più recenti studi semiologici.
È stato fondato e diretto, sino al marzo 2020, dal compianto m° Giovanni Parissone.

Mattia Rossi è nato a Casale Monferrato. Allievo del m° Giovanni Parissone, ha studiato Canto gregoriano al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra sotto la guida del m° Giorgio Merli.
Ha pubblicato studi e articoli specialistici sul canto gregoriano, sulla musica trobadorica e sulla musica nella “Commedia” di Dante in diverse testate nazionali e internazionali (“Studi gregoriani”, “Rivista Internazionale di Musica Sacra”, “Tenzone”, “Divinitas”, “Bollettino ceciliano”). Ha collaborato al volume miscellaneo “L’arte di Dio” (Cantagalli, 2017) con un capitolo sulla musica sacra. È autore de “Le cetre e i salici” (Fede & Cultura, 2015) sul canto gregoriano, “Rumorosi pentagrammi” (Solfanelli, 2018) sul futurismo musicale, “Ezra Pound e la musica” (Eclettica, 2018) e coautore di “Pietro Rizzoli. Il cigno di Breme tra musica e diritto” (Accademia San Pietro, 2020).
Giornalista redattore de “Il Monferrato”, critico musicale, collabora con il quotidiano “Il Giornale”, e la rivista “Amadeus”.

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi – 5 settembre 2021

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi – 5 settembre 2021

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi - 5 settembre 2021

Concerto Manuele Barale, Mattia Rossi - 5 settembre 2021

domenica 5 settembre ore 17
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
CORO GREGORIANO “SANT’EMILIANO”
MANUELE BARALE, organo
MATTIA ROSSI, direzione
XLII Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

E’ obbligatoria l’esposizione del green pass vaccinale per assistere ai concerti d’organo

Domenica 5 settembre alle ore ore 17.30, torna a VIGUZZOLO presso la chiesa Parrocchiale l’appuntamento con il canto gregoriano. Il gruppo corale  “SANT’EMILIANO” diretto da Mattia Rossi, con Emanuele Barale all’organo “Serassi”, eseguirà di Gerolamo Frescobaldi la Toccata VI dal II Libro e l’ Inno “Ave Maris Stella”, quest’ultimo alternato ai versetti in canto gregoriano. Punto focale del programma sarà la Messa IX gregoriana detta  “Cum jubilo”, in cui il canto sarà invece intercalato dai versetti del compositore piemontese G.B. Fasolo (1598 – 1680).

Anche questo appuntamento fa parte  della XLII Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata dagli Amici dell’Organo e sostenuta dalla Fondazioni CRT, CRAL, SociAl e dal Gruppo Amag.

Manuele Barale ha studiato Organo al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova diplomandosi nel 2014 sotto la guida del M° Bartolomeo Gallizio. Nel 2018 ha conseguito il “post gradum” in Organo al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma sotto la guida del m° Roberto Marini specializzandosi, in particolar modo, sull’opera di Max Reger.
Ha partecipato a diverse masterclass con i maestri Olivier Latry, Roberto Antonello, Peter Waldner, Roberto Marini e Maurice Clerc. Attualmente prosegue gli studi pianistici sotto la guida del M° Arturo Sacchetti.
Ha curato l’edizione dei Magnificat di Pedro de Heredia (Ed. Gallo, Vercelli 2018).
Dal 2017 è docente di Pianoforte presso l’istituto musicale “Carlo Soliva” di Casale Monferrato ed è organista titolare della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli.

CORO GREGORIANO “SANT’EMILIANO”
Nato nel 1980, il Coro gregoriano “Sant’Emiliano” si dedica al servizio liturgico e all’attività concertistica. Per l’interpretazione gregoriana, il coro ricorre all’ausilio delle notazioni adiastematiche testimoniate dai più antichi manoscritti lette alla luce dei più recenti studi semiologici.
È stato fondato e diretto, sino al marzo 2020, dal compianto m° Giovanni Parissone.

Mattia Rossi è nato a Casale Monferrato. Allievo del m° Giovanni Parissone, ha studiato Canto gregoriano al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra sotto la guida del m° Giorgio Merli.
Ha pubblicato studi e articoli specialistici sul canto gregoriano, sulla musica trobadorica e sulla musica nella “Commedia” di Dante in diverse testate nazionali e internazionali (“Studi gregoriani”, “Rivista Internazionale di Musica Sacra”, “Tenzone”, “Divinitas”, “Bollettino ceciliano”). Ha collaborato al volume miscellaneo “L’arte di Dio” (Cantagalli, 2017) con un capitolo sulla musica sacra. È autore de “Le cetre e i salici” (Fede & Cultura, 2015) sul canto gregoriano, “Rumorosi pentagrammi” (Solfanelli, 2018) sul futurismo musicale, “Ezra Pound e la musica” (Eclettica, 2018) e coautore di “Pietro Rizzoli. Il cigno di Breme tra musica e diritto” (Accademia San Pietro, 2020).
Giornalista redattore de “Il Monferrato”, critico musicale, collabora con il quotidiano “Il Giornale”, e la rivista “Amadeus”.

Concerto Ilaria Centorrino – 11 ottobre 2020

Concerto Ilaria Centorrino – 11 ottobre 2020

Concerto Ilaria Centorrino - 11 ottobre 2020

domenica 11 ottobre ore 17.30
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
ILARIA CENTORRINO, organo
Vincitrice del “Premio delle Arti” 2018
XLI Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

Secondo la normativa anti Covid-19 per l’accesso ai concerti sarà necessario essere muniti di mascherina ed osservare le distanze previste, ad ogni modo nelle chiese troverete i posti già distanziati come per le celebrazioni liturgiche.
Visto il numero limitato dei posti, specialmente nelle chiese di non estese dimensioni, è caldamente raccomandabile la prenotazione dei posti, telefonando al 3387193623 oppure via mail scrivendo a
letizia.romiti@gmail.com

Programma
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)
Toccata VI da “II Libro di Toccate d’intavolatura di
cembalo e organo” 1627-1637

DOMENICO ZIPOLI (1688-1726)
Sonata dall’op. 5 n. 7 di A. Corelli

BERNARDO STORACE (1637-1707)
Ciaccona

JAN PIETERSZOON SWEELINCK (1562-1621)
Onder een linde groen

PAOLO ALTIERI (1746-1820)
Sonata per organo

NICOLA PICCINNI (1728-1800)
Sinfonia per organo, Ouverture dall’opera “La buona figliola”

GAETANO VALERI (1760-1822)
Rondò Grazioso dalla Sonata op.1 n. 3

GIOVANNI MORANDI (1777-1856)
Introduzione, Tema con variazioni e Finale in Fa magg

Da sempre la Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria riserva una speciale attenzione ai giovani organisti meritevoli o emergenti, per lo più ai diplomati ed ai laureati del Conservatorio “A. Vivaldi”. Domenica 11 ottobre alle 17.30 sarà invece protagonista del concerto nella Parrocchiale di Viguzzolo la giovanissima organista messinese Ilaria Centorrino, vincitrice del Premio delle Arti 2018, concorso bandito dal MIUR e riservato agli studenti dei conservatori italiani.

La Centorrino vanta già un curriculum artistico di tutto rispetto. Nata a Messina nel 1998, ha iniziato lo studio del Pianoforte al quale ha affiancato lo studio dell’organo presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina nel 2013. Frequenta il terzo anno del triennio di organo presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza con il prof. Emanuele Cardi.
Ha svolto diversi concerti in Italia, Portogallo, Svizzera e Inghilterra e nel 2016 ha vinto: il Primo Premio al Concorso Organistico Internazionale “Tisia” di Palermo; Secondo Premio (primo non assegnato) e Premio Speciale “Franz Zanin” al V Concorso Organistico Internazionale biennale “Organi Storici del Basso Friuli”; Secondo Premio al VI Concorso Organistico Internazionale “Premio Elvira Di Renna” di Faiano e la borsa di studio del Concorso Organistico di Bibione e nel 2017 la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini le ha conferito, come riconoscimento al talento, la medaglia della camera data ai giovani musicisti vincitori italiani, negli ultimi anni, di premi internazionali.
Il 6 ottobre 2018 ha vinto il “XIII Premio delle Arti 2018” sezione organo, concorso bandito dal MIUR e riservato agli studenti dei conservatori italiani, a febbraio 2019 il terzo premio al “IX Miami international Organ Competition” e nello stesso anno è uscito il suo primo CD per Urania Records, registrato all’organo Pinchi della chiesa di S. Giorgio a Ferrara, dedicato all’influenza italiana nella musica organistica nord-europea. Nel Settembre 2019 ha vinto il primo premio al concorso “Fondazione Friuli” presieduto da Oliver Latry e ad ottobre dello stesso anno ha vinto il terzo premio allo “Sweelinck International Organ Competition” tenutosi ad Amsterdam.

Il programma inizierà con la monumentale “Toccata Sesta sopra li Pedali” di Gerolamo Frescobaldi per proseguire con un raro brano di Domenico Zipoli, una “Ciaccona” di Bernardo Storace e con le Variazioni sopra “Onder een linde groen” di J.P. Sweelinck. Nella seconda parte saranno proposti autori italiani del XVIII e del XIX secolo, in sintonia con le caratteristiche dell’organo “Serassi” del 1817, uno dei più antichi esemplari costruito dalla celebre casa organaria in provincia di Alessandria.

Concerto Ilaria Centorrino – 11 ottobre 2020

Concerto Ilaria Centorrino – 11 ottobre 2020

Concerto Ilaria Centorrino - 11 ottobre 2020

domenica 11 ottobre ore 17.30
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
ILARIA CENTORRINO, organo
Vincitrice del “Premio delle Arti” 2018
XLI Stagione internazionale di concerti sugli organi storici

Secondo la normativa anti Covid-19 per l’accesso ai concerti sarà necessario essere muniti di mascherina ed osservare le distanze previste, ad ogni modo nelle chiese troverete i posti già distanziati come per le celebrazioni liturgiche.
Visto il numero limitato dei posti, specialmente nelle chiese di non estese dimensioni, è caldamente raccomandabile la prenotazione dei posti, telefonando al 3387193623 oppure via mail scrivendo a
letizia.romiti@gmail.com

Programma
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)
Toccata VI da “II Libro di Toccate d’intavolatura di
cembalo e organo” 1627-1637

DOMENICO ZIPOLI (1688-1726)
Sonata dall’op. 5 n. 7 di A. Corelli

BERNARDO STORACE (1637-1707)
Ciaccona

JAN PIETERSZOON SWEELINCK (1562-1621)
Onder een linde groen

PAOLO ALTIERI (1746-1820)
Sonata per organo

NICOLA PICCINNI (1728-1800)
Sinfonia per organo, Ouverture dall’opera “La buona figliola”

GAETANO VALERI (1760-1822)
Rondò Grazioso dalla Sonata op.1 n. 3

GIOVANNI MORANDI (1777-1856)
Introduzione, Tema con variazioni e Finale in Fa magg

Da sempre la Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria riserva una speciale attenzione ai giovani organisti meritevoli o emergenti, per lo più ai diplomati ed ai laureati del Conservatorio “A. Vivaldi”. Domenica 11 ottobre alle 17.30 sarà invece protagonista del concerto nella Parrocchiale di Viguzzolo la giovanissima organista messinese Ilaria Centorrino, vincitrice del Premio delle Arti 2018, concorso bandito dal MIUR e riservato agli studenti dei conservatori italiani.

La Centorrino vanta già un curriculum artistico di tutto rispetto. Nata a Messina nel 1998, ha iniziato lo studio del Pianoforte al quale ha affiancato lo studio dell’organo presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina nel 2013. Frequenta il terzo anno del triennio di organo presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza con il prof. Emanuele Cardi.
Ha svolto diversi concerti in Italia, Portogallo, Svizzera e Inghilterra e nel 2016 ha vinto: il Primo Premio al Concorso Organistico Internazionale “Tisia” di Palermo; Secondo Premio (primo non assegnato) e Premio Speciale “Franz Zanin” al V Concorso Organistico Internazionale biennale “Organi Storici del Basso Friuli”; Secondo Premio al VI Concorso Organistico Internazionale “Premio Elvira Di Renna” di Faiano e la borsa di studio del Concorso Organistico di Bibione e nel 2017 la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini le ha conferito, come riconoscimento al talento, la medaglia della camera data ai giovani musicisti vincitori italiani, negli ultimi anni, di premi internazionali.
Il 6 ottobre 2018 ha vinto il “XIII Premio delle Arti 2018” sezione organo, concorso bandito dal MIUR e riservato agli studenti dei conservatori italiani, a febbraio 2019 il terzo premio al “IX Miami international Organ Competition” e nello stesso anno è uscito il suo primo CD per Urania Records, registrato all’organo Pinchi della chiesa di S. Giorgio a Ferrara, dedicato all’influenza italiana nella musica organistica nord-europea. Nel Settembre 2019 ha vinto il primo premio al concorso “Fondazione Friuli” presieduto da Oliver Latry e ad ottobre dello stesso anno ha vinto il terzo premio allo “Sweelinck International Organ Competition” tenutosi ad Amsterdam.

Il programma inizierà con la monumentale “Toccata Sesta sopra li Pedali” di Gerolamo Frescobaldi per proseguire con un raro brano di Domenico Zipoli, una “Ciaccona” di Bernardo Storace e con le Variazioni sopra “Onder een linde groen” di J.P. Sweelinck. Nella seconda parte saranno proposti autori italiani del XVIII e del XIX secolo, in sintonia con le caratteristiche dell’organo “Serassi” del 1817, uno dei più antichi esemplari costruito dalla celebre casa organaria in provincia di Alessandria.

Concerto Zeno Bianchini, organo – 1 settembre 2019

Concerto Zeno Bianchini, organo – 1 settembre 2019

Concerto Zeno Bianchini, organo - 1 settembre 2019

Domenica 1 settembre ore 17.30
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
ZENO BIANCHINI, organo (italia – Germania)

Programma
Johann Pachelbel (Norimberga 1653-1706)
Toccata & Fuga in Do maggiore

Georg Friederich Händel (Halle 1685-Londra 1759)
da “Twelve Voluntaries and Fugues for the Organ or Harpsichord, with Rules for Tuning by the celebrated Mr. Handel.”, Book IV. London (ca. 1776):
Voluntary III:
Slow – Allegro – Largo – Fugue
A Voluntary or a Flight of Angels, HWV 600

Domenico Zipoli (Prato, Firenze 1688-Córdoba, Argentina 1726)
da “Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo” (1716):
Toccata
Canzona in sol minore
All’Offertorio

Padre Giovan Battista Martini (Bologna 1706-1784)
da “Missa solemnis”:
Elevazione
Post Comunio
Toccata per il Deo gratias

Andrea Luchesi (Motta di Livenza, Treviso 1741-Bonn 1801)
Divertimento [Do maggiore]
Divertimento [Sol maggiore]

Ludwig van Beethoven (Bonn 1770-Vienna 1827)
da “Fünf Stücke für Flötenuhr”, WoO 33:
No. 4 Allegro non più molto
No. 5 Allegretto

Wolfgang Amadé Mozart (Salisburgo 1756-Vienna 1791)
Allegro veronese, KV 72a (completamento di Zeno Bianchini)
Sonata del Signor Mozart ridotta per l’Organo dal Signor Nicolò Moretti (1763-1821), KV 381

Continua la lettura di Concerto Zeno Bianchini, organo – 1 settembre 2019

Concerto Zeno Bianchini, organo – 1 settembre 2019

Concerto Zeno Bianchini, organo – 1 settembre 2019

Concerto Zeno Bianchini, organo - 1 settembre 2019

Domenica 1 settembre ore 17.30
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
ZENO BIANCHINI, organo (italia – Germania)

Programma
Johann Pachelbel (Norimberga 1653-1706)
Toccata & Fuga in Do maggiore

Georg Friederich Händel (Halle 1685-Londra 1759)
da “Twelve Voluntaries and Fugues for the Organ or Harpsichord, with Rules for Tuning by the celebrated Mr. Handel.”,  Book IV. London (ca. 1776):
Voluntary III:
Slow – Allegro – Largo – Fugue
A Voluntary or a Flight of Angels, HWV 600

Domenico Zipoli (Prato, Firenze 1688-Córdoba, Argentina 1726)
da “Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo” (1716):
Toccata
Canzona in sol minore
All’Offertorio

Padre Giovan Battista Martini (Bologna 1706-1784)
da “Missa solemnis”:
Elevazione
Post Comunio
Toccata per il Deo gratias

Andrea Luchesi (Motta di Livenza, Treviso 1741-Bonn 1801)
Divertimento [Do maggiore]
Divertimento [Sol maggiore]

Ludwig van Beethoven (Bonn 1770-Vienna 1827)
da “Fünf Stücke für Flötenuhr”, WoO 33:
No. 4 Allegro non più molto
No. 5 Allegretto

Wolfgang Amadé Mozart (Salisburgo 1756-Vienna 1791)
Allegro veronese, KV 72a (completamento di Zeno Bianchini)
Sonata del Signor Mozart ridotta per l’Organo dal Signor Nicolò Moretti (1763-1821), KV 381

Zeno Bianchini (1971), organista e cembalista veronese, appassionato interprete di musica antica e in particolare di quella barocca, si dedica alla diffusione di questo repertorio secondo la prassi esecutiva antica.
Dopo aver conseguito il diploma di Organo e Composizione organistica al Conservatorio ‘E.F. Dall’Abaco’ della sua città natale, studia Organo barocco all’Accademia di musica antica di Pistoia e Clavicembalo, Strumenti da tasto e Prassi esecutiva antica presso la Musikhochschule di Freiburg (D).
Tra i suoi insegnanti figurano Umberto Forni, Luigi Ferdinando Tagliavini, Peter Westerbrink, Wolfgang Zerer, Lorenzo Ghielmi (Organo), Robert Hill e Michael Behringer (Cembalo).
Gli studi in materia di Composizione (Verona), Musica sacra (Freiburg, primo italiano ad essere insignito di tale grado accademico), Storia della musica (Università di Padova) e Direzione (Musikhochschule di Trossingen – D) completano la sua formazione musicale.
In qualità di Organista, cembalista e continuista è attivo in campo concertistico in vari Paesi europei: suona in importanti rassegne e collabora con Ensemble che si dedicano alla musica antica, eseguita su strumenti originali. La sua attività artistica è documentata dalla produzione di alcuni CD.
Attualmente risiede a Stockach (D) sul Lago di Costanza, dove ricopre la carica di Organista e Maestro di cappella della Stadtpfarrkirche St. Oswald e quella di Organista allo storico organo della Loreto-Kapelle, il più antico strumento funzionante del Baden-Württenberg, costruito nel 1661 da Johann Christophorus Pfleger. È inoltre Direttore artistico della Rassegna internazionale “Stockacher Orgelkonzertreihe” e docente di organo e improvvisazione per la diocesi di Freiburg.

Concerto di Luisella Ginanni – 2 settembre 2018

Concerti d'organo 2018 - Luisella Ginanni

domenica 2 settembre, ore 17.30
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
LUISELLA GINANNI, organo
“Musica al femminile tra 700 ed 800”
concerto per il bicentenario della costruzione dell’ organo “Serassi”

Il prossimo appuntamento della XXXIX Stagione di concerti sugli organi storici sarà domenica 2 settembre, alle 17.30 nella chiesa Parrocchiale di Viguzzolo, ove è conservato uno dei più antichi organi “Serassi” dell’intera provincia, del quale ricorre giusto il bicentenario della costruzione.

LUISELLA GINANNI, docente al Conservatorio “Paganini” di Genova,(ha pure insegnato Organo complementare e Canto Gregoriano al Conservatorio di Alessandria) eseguirà un interessante ed inedito programma intitolato “Musica al femminile tra 700 ed 800” con brani di Suor Maria Eletta Pierandrei ( Sinfonia in Do Maggiore, Sonata in Sol Maggiore, Sonata in Re Maggioree Sinfonia in Fa Maggiore), Anna Bon di Venezia ( Sonata Seconda e Sonata Sesta), Maria Teresa Agnesi Pinottini ( Sonate Terza, Seconda, Quarta, Quinta e sesta).

Continua la lettura di Concerto di Luisella Ginanni – 2 settembre 2018

Concerto di Luisella Ginanni – 2 settembre 2018

Concerti d'organo 2018 - Luisella Ginanni

domenica 2 settembre, ore 17.30
VIGUZZOLO, chiesa Parrocchiale
LUISELLA GINANNI, organo
“Musica al femminile  tra 700 ed 800”
concerto per il bicentenario della costruzione dell’ organo “Serassi”

Il prossimo appuntamento della XXXIX Stagione di concerti sugli organi storici sarà domenica 2 settembre, alle  17.30 nella  chiesa Parrocchiale di Viguzzolo, ove è conservato uno dei più antichi organi “Serassi” dell’intera provincia, del quale ricorre giusto il bicentenario della costruzione.

LUISELLA GINANNI, docente al Conservatorio “Paganini” di Genova,(ha pure insegnato  Organo complementare e Canto Gregoriano al Conservatorio di Alessandria) eseguirà un interessante ed inedito programma intitolato “Musica al femminile tra 700 ed 800” con brani di Suor Maria Eletta Pierandrei ( Sinfonia in Do Maggiore, Sonata in Sol Maggiore, Sonata in Re Maggioree Sinfonia in Fa Maggiore), Anna Bon di Venezia  ( Sonata Seconda e Sonata Sesta), Maria Teresa Agnesi Pinottini ( Sonate Terza, Seconda, Quarta, Quinta e sesta).

Programma
Suor Maria Eletta Pierandrei (fine sec. XVIII)
Sinfonia in Do Maggiore
Sonata in Sol Maggiore

Anna Bon di Venezia (1739 – ?)
Sonata Seconda
(Allegro ma non molto – Andante – Allegro)

Maria Teresa Agnesi Pinottini (1720 – 1795)
Sonata Terza
Sonata Seconda
Sonata Quarta

Anna Bon di Venezia (1739 – ?)
Sonata Sesta
(Allegro – Andante – Minuetto con variazioni)

Maria Teresa Agnesi Pinottini (1720 – 1795)
Sonata Quinta
Sonata Sesta
Marche

Suor Maria Eletta Pierandrei (fine sec. XVIII)
Sonata in Re Maggiore
Sinfonia in Fa Maggiore

LUISELLA GINANNI, nata a Genova nel 1953, ha conseguito il Diploma in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “N. Paganini” ed ha successivamente frequentato, presso diverse Accademie musicali in Europa (Pistoia, Toulouse, Haarlem, Santiago de Compostela), corsi di perfezionamento con illustri docenti quali L .F. Tagliavini, M. Torrent, H. Vogel, P. Kee, G. Schneider, J. Langlais e X. Darasse approfondendo differenti aspetti dell’interpretazione organistica. Ha inoltre arricchito la sua formazione musicale attraverso lo studio del Clavicembalo compiuto sotto la guida di G. Gentili-Verona e durante corsi tenuti da K. Gilbert e S. Ross. È stata docente d’Organo presso i Conservatori di Alessandria e La Spezia. Da molti anni ormai ricopre la carica di Professore di Teoria Musicale e Analisi presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova. Ha tenuto concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania e Repubblica Ceca suscitando ovunque consensi di critica e di pubblico non soltanto per le personali scelte interpretative ma anche per la sua predilezione per un repertorio comprendente, accanto ai lavori dei più celebri compositori, opere di rara esecuzione, sia antiche che moderne. Ha pubblicato composizioni per organo, saggi musicologici e opere didattiche. Oltre che in qualità di solista ha presentato spesso, in duo con il marito, Emilio Traverso, musiche originali a due organi o per organo a quattro mani alle quali ha dedicato particolare attenzione nei suoi studi e nelle sue ricerche. È organista titolare della Basilica dell’Immacolata. È stata fra i fondatori ed attualmente è il Presidente dell’Associazione “Amici dell’Organo” di Genova, che da oltre 35 anni promuove nel capoluogo ligure e in provincia manifestazioni musicali tese a valorizzare il patrimonio organario storico e a divulgare la conoscenza della musica organistica.

Madre Maria Eletta di Gesù, al secolo Caterina Tramazzoli, nasce a Terni il 28 gennaio 1605, terza figlia del nobile Alessandro. All’età di ventun’anni, insieme alla sorella Lucia, entra nel monastero delle Carmelitane Scalze della sua città, da poco fondato. Il 5 settembre 1629 lascia Terni insieme a una consorella. E’ infatti destinata alla fondazione del Carmelo di Vienna, del quale – pur giovanissima – sarà priora dal 1638 al 1642, anno in cui le viene affidata la fondazione del monastero di Graz, dove vive i suoi anni più felici e spiritualmente più fecondi. Nel 1656 è incaricata di fondare un terzo monastero a Praga. Vera figlia di santa Teresa d’Avila, obbedisce con slancio e contribuisce così a promuovere un vero risveglio spirituale della capitale boema. E’ a Praga che Madre Maria Eletta chiude il suo itinerario terreno, l’11 gennaio 1663, circondata dall’amore e dalla venerazione delle sue figlie spirituali che conservano il suo corpo incorrotto, ancora oggi oggetto di venerazione. Numerose sono le grazie attribuite alla sua intercessione.

Virtuosa, cantante. Compositrice. Accolta e celebrata in raffinate corti europee. Anna Bon, non è stata un’eccezione, per la sua epoca. Ė stata soltanto una delle più celebri, celebrate e dotate musiciste, in un’Europa che già celebrava i Lumi ma che ancora si tirava dietro gli assurdi e strettissimi divieti imposti alla musica dal Concilio di Trento.
Anna era nata dall’architetto e pittore veneziano (o bolognese) Girolamo Bon e dalla cantante bolognese Rosa Ruvinetti. Venne al mondo in Russia ma a quattro anni fu ammessa al coro dell’Ospedale della Pietà di Venezia, il più importante della città. Le ragazze che vi studiavano erano chiamate anche le “putte di Vivaldi”, perché Antonio Vivaldi insegnava alla Pietà e scriveva musica per le allieve. Anna fu ammessa perché gli ospedali, in origine soltanto luoghi di accoglienza per le trovatelle, finirono con il diventare istituti di formazione anche per ragazze di buona famiglia che aspiravano a diventare musiciste. Quello della Pietà si dedicava all’educazione musicale già nel 1598, data di un’edizione di mottetti di Ruggero Giovannelli dedicata alle “virtuose giovani del pio loco della Pietà di Venetia”. Il coro femminile all’Ospedaletto risale invece al 1575. Mentre gli altri due Ospedali, gli Incurabili e per i Mendicanti, si dedicarono alla formazione di musiciste dai primi decenni del Seicento. Un brano anonimo ricordava: «Alla Pietà pregano Dio col violino, ai Mendicanti col flauto; all’Ospedaletto col fagotto; agli Incurabili col tamburo». Fu così fino alla conquista di Napoleone, nel 1797: nessun altro posto al mondo, fino ad allora, aveva garantito alle ragazze una tale educazione musicale. Almeno 800 ragazze divennero, in questo modo, cantatrici, musiciste e compositrici. Nessuno aveva pensato di formare musiciste professioniste: le ragazze dovevano suonare e cantare soltanto nelle occasioni liturgiche interne agli Ospedali. Tanto che i futuri mariti delle giovani della Pietà dovevano impegnarsi a non sfruttare commercialmente le doti artistiche delle mogli. Pochi rispettarono il divieto. La Pietà poteva contare su una settantina di musiciste, tra cantanti e strumentiste, selezionate tra un migliaio di ragazze ospitate nell’istituto, mentre gli altri ospedali (o Conservatori, come venivano chiamati) disponevano di un centinaio di ragazze e quindi di una quarantina di musiciste. Alcune bravissime. Inevitabile, soprattutto dopo l’ammissione delle esterne, che qualcuna di loro proseguisse la carriera nelle corti.
E questo fu appunto il caso di Anna Bon. Da bambina fu allieva di Candida della Pietà, maestra di viola. La prima composizione di Antonio Vivaldi per la Pietà, la Sonata per Oboe, Violino, Salmoe ed Organo, assegna a Candida la parte della viola. Era la prassi: sul manoscritto il compositore doveva ogni volta scrivere i nomi delle Figlie esecutrici e assegnare loro i ruoli adatti alle loro qualità. Per questo non abbiamo perso tutte le loro tracce.
Nel 1755 Anna era già a Bayreuth, al servizio di Federico, margravio del Brandeburgo, e di sua moglie, Guglielmina di Bayreuth, la sorella maggiore di Federico il Grande, a sua volta compositrice. Nel 1756 la troviamo invece a Potsdam, alla corte di Federico il Grande, con il prestigioso incarico di virtuosa di musica da camera. Fu in quell’anno che, a Norimberga, con l’editore Balthasar Schmidts Witwe, pubblicò le sue Sei Sonate da camera per flauto e cembalo, op. I. È la prima delle tre raccolte che ci sono rimaste ed è dal frontespizio che ricaviamo la sua età: 16 anni. Nel 1757 Anna diede alle stampe Sei Sonate per cembalo, op. II, dedicate a Ernestina Augusta Sophia, principessa di Sassonia-Weimar, e, nel 1759, pubblicò Sei divertimenti per due flauti e cembali, op. III, dedicati al principe elettore Karl Theodor von der Pfalz (in seguito elettore anche di Baviera). Si trattava di due mecenati di primo piano: in particolare Ernestina aveva raccolto intorno a sé una vera corte musicale, di altissimo livello, che però si disperse alla sua morte.
Il 1° luglio 1762 tutta la famiglia Bon trovò un nuovo ingaggio: Rosa e Anna come cantatrici e Girolamo come scenografo alla corte del principe ungherese Nikolaus von Esterhazy (1714-1791), presso la quale Joseph Haydn lavorava come Maestro di Cappella. Anche questi ingaggi “familiari” sono interessanti: rivelano la tendenza a fare della musica un “patrimonio ereditario”.
È probabile che Anna abbia vissuto lì fino al 1765 e che nel frattempo abbia composto altri lavori, tra cui un’opera. L’ultima notizia che abbiamo di lei risale al 1767: era a Hildburghausen in Turingia, con il marito, il cantante di corte Mongeri.

Sorella minore di Maria Gaetana, famosa scienziata e filantropa, Teresa Maria Gaetana Agnesi nacque a Milano il 17 ottobre 1720, terzogenita di Pietro Agnesi Mariani e Anna Fortunata Brivio.
Il padre poteva contare su un notevole patrimonio, accumulato dalla famiglia con il commercio di tessuti; si sposò tre volte ed ebbe ventitré figli; Anna Fortunata Brivio era la prima moglie. Con inconsueta larghezza di vedute Pietro Agnesi dispose una educazione ampia e approfondita anche per le figlie femmine. Il suo atteggiamento progressista fu premiato dal successo delle due figlie maggiori. Il resto della prole seguì strade più usuali: celibato, matrimonio e monacazione. Solo una delle femmine, Anna, ebbe un figlio; nella generazione successiva la famiglia Agnesi si estinse.
Teresa mostrò una particolare propensione alla poesia e alla musica, e si affermò fin da giovanissima come clavicembalista e compositrice. Nel 1735 aveva già composto vari brani strumentali e lavorava ad un oratorio.
Teresa brillò a fianco della sorella maggiore nelle accademie organizzate nella casa paterna, che suscitavano l’ammirazione degli intellettuali oltre che di illustri viaggiatori, fra cui Charles de Brosses, che in una sua lettera racconta:
«Mi hanno fatto entrare in un salone grande e bello dove c’erano trenta persone di tutte le nazioni d’Europa disposte in circolo, e la signorina Agnesi seduta da sola con la sorella minore su un canapé […] Dopo la conversazione la sorellina suonò al clavicembalo, quasi fosse lo stesso Rameau, brani di Rameau e altri composti da lei stessa, e cantò accompagnandosi da sé».
Agli anni fra il 1747 e il 1752 risalgono la cantata Il ristoro d’Arcadia, dedicata al ministro Gian Luca Pallavicini (la musica è andata perduta); le opere Sofonisba – offerta all’imperatore Francesco I per l’onomastico della consorte Maria Teresa d’Austria – e Ciro in Armenia, dedicata a Federico Augusto di Sassonia, re di Polonia. Alla corte di Dresda la musicista offrì anche una serie di Arie da camera, dedicandole alla principessa Maria Antonia Walpurgis.
Nel 1752 aveva composto un altro melodramma, Nitocri. Quell’anno segnò un punto di svolta nella sua vita: in marzo morì improvvisamente il padre (che nel 1740 era divenuto feudatario di Montevecchia) e, dopo soli tre mesi, la compositrice si maritò con Pietro Antonio Pinottini (Milano 1723-1792); in vari manoscritti musicali dell’epoca la compositrice è indicata come Agnesi Pinottini.
Il 1753 vide il riconoscimento ufficiale della musicista nel giudizio di Gianmaria Mazzuchelli (Gli scrittori d’Italia […], Brescia 1753): «… Maria Teresa si distingue in modo particolare nella cognizione della musica, nella quale è la meraviglia de’ più rinomati Professori di tal arte ch’ella non abbia pari in Europa, ma compone essa con tale idea, gusto, intelligenza, ed espressione di parole, con tale novità di stile, e con tali motivi, per parlare co’ nomi dell’Arte, da sorprenderne chicchessia…». Nel 1755/56 Agnesi scrisse il Re Pastore adattando il famoso libretto di Metastasio. Negli anni successivi, alla ricca produzione musicale corrispose l’alta considerazione da parte del mondo intellettuale: nel 1756 Pietro Domenico Soresi, appartenente come lei e Gaetana alla milanese Accademia dei Trasformati, le dedicò cinque Cantate per musica in versi.
Il 9 maggio 1766, nell’ambito delle cerimonie milanesi per il fidanzamento di Maria Ricciarda Beatrice d’Este con Ferdinando d’Austria venne rappresentata L’Insubria consolata composta per l’occasione da Teresa; due anni dopo, la sua serenata Ulisse in Campania, celebrativa del matrimonio di Ferdinando IV di Borbone con Maria Carolina d’Asburgo, fu messa in scena a Napoli. Nello stesso anno un suo breve Minuetto per cembalo conobbe l’onore della stampa, inserito nella raccolta Hamburger Unterhaltungen.
Presenza costante alla corte del conte Firmian, Teresa Agnesi partecipò come invitata alla serata del 7 febbraio 1770 in onore del quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart insieme ad altri protagonisti della Milano teatrale e musicale.
Questa occasione rappresentò il suo canto del cigno. Iniziò per lei un periodo difficile, irto di ristrettezze economiche e vicissitudini di carattere legale; non le mancò il sostegno dei pochi familiari ancora in vita: alla sorella più giovane, Paola, sono indirizzate le ultime lettere piene di gratitudine. Vedova dal 1792, Teresa morì povera; le dignitose esequie, pagate dal fratello Giuseppe, vennero celebrate nella parrocchia di San Babila a Milano.
Teresa Agnesi è dilettante per ruolo sociale, ma padroneggia con maestria professionale le forme e i procedimenti della composizione; dispone di un lessico tecnico completo, dal quale trae di volta in volta gli elementi più adatti allo stile prescelto. Oltre alle citate opere teatrali e da camera, ha lasciato un cospicuo corpus di composizioni destinate alla tastiera, compresi alcuni concerti con accompagnamento di archi.