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Concerto di Raffaella Mazzella e Daniela Scavio – 19 ottobre 2025

Concerto di Raffaella Mazzella e Daniela Scavio – 19 ottobre 2025

Domenica 19 ottobre 2025 ore 15.30
CASTELLAZZO BORMIDA, chiesa di San Carlo
RAFFAELLA MAZZELLA, soprano
DANIELA SCAVIO, organo

Domenica 19 ottobre alle ore 15.30 nella chiesa di San Carlo a CASTELLAZZO si conclude la quarantaseiesima Stagione sugli organi storici con un concerto delle note artiste RAFFAELLA MAZZELLA, soprano e DANIELA SCAVIO, organo. In programma brani di Bach, Vivaldi, Haendel, Mozart, Bellini e di altri autori. Gli Amici dell’Organo di Alessandria ringraziano di cuore tutti gli Enti sostenitori, in particolare la Fondazione CRAL per il prezioso sostegno che ha permesso di poter organizzare ancora una volta il consueto ciclo concertistico volto a far conoscere ed ascoltare i migliori strumenti conservati sul territorio provinciale, che quest’anno è stato particolarmente ricco: diciassette concerti in molti Comuni dell’Alessandrino più due a Varzi ed a Rivanazzano alla scoperta di nuovi preziosissimi strumenti.

“Oltre alla consueta parata di grandi solisti italiani e stranieri – dicono gli organizzatori – abbiamo avuto organici diversi, proposte inconsuete come la sonorizzazione di un film muto e soprattutto la riproposizione del notevole organo dell’Abbazia di Santa Croce a Bosco Marengo, alla fine di un lunghissimo restauro che si è protratto in varie fasi dilazionate nel tempo. Due ulteriori strumenti affronteranno presto le operazioni di ripristino e l’obiettivo sarebbe quello di farli riascoltare fra uno o due anni, una volta riportati alla perfetta efficienza. Dipenderà dalla situazione finanziaria che ci si prospetterà il prossimo anno perché questa volta, grazie ad un’importante ed imprevista riduzione dei contributi, siamo a malapena riusciti ad onorare gli impegni presi.

E’ stato un grande conforto vedere come alcuni appassionati, a conoscenza della situazione, si siano prodigati con donazioni alla nostra Associazione nel tentativo di assicurare una continuità ai nostri concerti, li ringraziamo calorosamente e lo prendiamo come un segno concreto di gradimento ed un appello a non mollare. Confidiamo nella stessa sensibilità da parte degli Enti, senza i quali purtroppo cicli articolati ed impegnativi come il nostro sono inesorabilmente condannati a morte. Da parte nostra abbiamo comunque già alcune richieste in sedi interessanti ed un progetto di visite guidate agli strumenti più importanti ed alle chiese, a volte assai prestigiose, che li contengono”.

PROGRAMMA
BERNARDO PASQUINI (1637-1710)
Toccata in sol minore *

ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Nisi Dominus RV 609 **

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750)
Wer nur den lieben Gott lässt walten BWV 691, BWV 690 *
Bist du bei mir BWV 508 **

DOMENICO ZIPOLI (1688-1726)
Due versetti
All’elevatione in fa *

GEORG FRIEDRICH HAENDEL (1685-1759)
Lascia ch’io pianga (da Rinaldo HWV7)
Ombra mai fu (dal Serse) **

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Rondo in fa Magg. K 15hh
Allegro in fa KV 15a
Rondo in re KV 15d (da London Sketchbook) *

GIOVAN BATTISTA PERGOLESI (1710-1736)
Vidit Suum (da Stabat Mater) **

FRANCESCO DURANTE (1684-1755)
Overture per organo

VINCENZO BELLINI (1801-1835)
Salve Regina **

HUGO WOLF (1860-1903)
Gebet **

* Organo solo
** Voce ed organo

Raffaella Mazzella,soprano, contemporaneamente al conseguimento del Diploma di pianoforte si è dedicata allo studio del Canto lirico, sotto la guida dal soprano Marika Rizzo, diplomandosi con merito presso il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza.
Ha proseguito gli studi a Roma con il soprano iraniano Hagint Vartanian, per il repertorio d’opera e con il mezzosoprano Gloria Banditelli ad Acquasparta per il repertorio cameristico, con particolare riferimento a quello liederistico in lingua tedesca e a quello francese.
Ha seguito altresì i Corsi dell’Accademia rossiniana di Pesaro, coordinati dal M° Alberto Zedda.
Svolge attività artistica, interpretando ruoli del repertorio antico (Clarice nel Gioco del quadriglio di A. Caldara), ruoli oratoriali (l’Estate nelle Quattro stagioni di D. Scarlatti), ruoli del repertorio novecentesco (Rowan nel The little sweep di B. Britten), ruoli del repertorio sacro (Te Deum di Charpentier; Maria nelle Laudes Evagelii tratte dal Laudario di Cortona, revisione Bucchi) diretta da Josè Luis Basso, Ioseph Grima, Enrico Volpe.
Da anni si dedica a recital cameristici, effettuando anche prime esecuzioni assolute del compositore genovese Roberto Tagliamacco (Sakurà e Taci, anima mia, su testo di Sbarbaro, per Soprano clarinetto e pianoforte a 4 mani) presso il GAM ed il Museo Luzzati di Genova.
Ha partecipato, sempre a Genova, alle Giornate europee del Patrimonio, presso il Museo Chiossone e alle Manifestazioni per l’Expo nel 2001, organizzate in Alessandria.
Ha affrontato, altresì, i repertori cameristici per voce-chitarra e voce-arpa e ha collaborato, in ensemble, con la clarinettista Cheryl Growden Piana e con il duo pianistico Bucciarelli-Cuomo.
Con il pianista Lucio Cuomo forma un duo stabile, producendosi in numerose Liederabend; affronta, al tempo stesso, il repertorio sacro e profano per soprano e organo.
La sua attività musicale si è concretizzata in Concerti in tutta Italia (Asti -Palazzo Ottolenghi, Palermo, Sorrento, Napoli, Salerno, Alessandria, Genova).
È docente di Canto presso il Liceo musicale “Umberto Eco” di Alessandria.

Daniela Scavio ha compiuto gli studi presso il Conservatorio «Antonio Vivaldi» di Alessandria, conseguendo i diplomi in Pianoforte, Organo e Composizione Organistica, e la laurea di secondo livello in Organo Concertistico, sotto la guida di Letizia Romiti. Consegue inoltre il corso triennale di formazione in Musicoterapia, frequentando corsi pedagogici dedicati al trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) tramite le attività musicali.
Ha frequentato corsi di Didattica Musicale sul Metodo Orff e di Propedeutica e Direzione corale presso la Società Italiana di Educazione Musicale.
Ha studiato clavicembalo con Andrea Coen e Francesca Lanfranco ed ha seguito corsi di perfezionamento in vari ambiti, con Giovanni Acciai, Luigi Ferdinando Tagliavini, Gustav Leohnardt, Bob Van Asperen, Christopher Kent.
Viene invitata ad esibirsi in varie rassegne concertistiche, quali «Stagione Internazionale di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria”,«Scatola Sonora»,«La Musica e il Sacro», «Festival Internazionale d’Organo» di Aosta, «Mozart Nacht und Tag», «Organalia» di Torino, «Festival Organistico Internazionale» di Rapallo,«Antichi Organi » Piacenza.
È autrice di musiche originali per documentari naturalistici e storici promossi dalle Regioni Piemonte e Liguria.
Ha partecipato in qualità di assistente di produzione e di organista aggiunto alla produzione discografica Opere Sacre del compositore Pellegrino Santucci (TC.921980 – Ed. Tactus, Bologna, 2017).
Ha partecipato al progetto “Vivaldi93” ideato da Mono Guitar di Roma dando il proprio contributo suonando la parte solistica del concerto per liuto, due violini e basso continuo di Antonio Vivaldi RV 93 partecipando insieme ad altri 30 artisti di tutto il mondo.
Ha insegnato organo al “corso per adulti” presso il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria e pianoforte presso Istituti comprensivi ad indirizzo musicale e Licei musicali.
E’ pianista accompagnatore per la danza presso Liceo coreutico “Umberto Eco” di Alessandria.

Concerto di Raffaella Mazzella e Daniela Scavio – 19 ottobre 2025

Concerto di Raffaella Mazzella e Daniela Scavio – 19 ottobre 2025

Domenica 19 ottobre 2025 ore 15.30
CASTELLAZZO BORMIDA, chiesa di San Carlo
RAFFAELLA MAZZELLA, soprano
DANIELA SCAVIO, organo

Domenica 19 ottobre alle ore 15.30 nella chiesa di San Carlo a CASTELLAZZO si conclude la quarantaseiesima Stagione sugli organi storici con un concerto delle note artiste RAFFAELLA MAZZELLA, soprano e DANIELA SCAVIO, organo. In programma brani di Bach, Vivaldi, Haendel, Mozart, Bellini e di altri autori. Gli Amici dell’Organo di Alessandria ringraziano di cuore tutti gli Enti sostenitori, in particolare la Fondazione CRAL per il prezioso sostegno che ha permesso di poter organizzare ancora una volta il consueto ciclo concertistico volto a far conoscere ed ascoltare i migliori strumenti conservati sul territorio provinciale, che quest’anno è stato particolarmente ricco: diciassette concerti in molti Comuni dell’Alessandrino più due a Varzi ed a Rivanazzano alla scoperta di nuovi preziosissimi strumenti.

“Oltre alla consueta parata di grandi solisti italiani e stranieri – dicono gli organizzatori – abbiamo avuto organici diversi, proposte inconsuete come la sonorizzazione di un film muto e soprattutto la riproposizione del notevole organo dell’Abbazia di Santa Croce a Bosco Marengo, alla fine di un lunghissimo restauro che si è protratto in varie fasi dilazionate nel tempo. Due ulteriori strumenti affronteranno presto le operazioni di ripristino e l’obiettivo sarebbe quello di farli riascoltare fra uno o due anni, una volta riportati alla perfetta efficienza. Dipenderà dalla situazione finanziaria che ci si prospetterà il prossimo anno perché questa volta, grazie ad un’importante ed imprevista riduzione dei contributi, siamo a malapena riusciti ad onorare gli impegni presi.

E’ stato un grande conforto vedere come alcuni appassionati, a conoscenza della situazione, si siano prodigati con donazioni alla nostra Associazione nel tentativo di assicurare una continuità ai nostri concerti, li ringraziamo calorosamente e lo prendiamo come un segno concreto di gradimento ed un appello a non mollare. Confidiamo nella stessa sensibilità da parte degli Enti, senza i quali purtroppo cicli articolati ed impegnativi come il nostro sono inesorabilmente condannati a morte. Da parte nostra abbiamo comunque già alcune richieste in sedi interessanti ed un progetto di visite guidate agli strumenti più importanti ed alle chiese, a volte assai prestigiose, che li contengono”.

PROGRAMMA
BERNARDO PASQUINI (1637-1710)
Toccata in sol minore *

ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Nisi Dominus RV 609 **

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750)
Wer nur den lieben Gott lässt walten BWV 691, BWV 690 *
Bist du bei mir BWV 508 **

DOMENICO ZIPOLI (1688-1726)
Due versetti
All’elevatione in fa *

GEORG FRIEDRICH HAENDEL (1685-1759)
Lascia ch’io pianga (da Rinaldo HWV7)
Ombra mai fu (dal Serse) **

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Rondo in fa Magg. K 15hh
Allegro in fa KV 15a
Rondo in re KV 15d (da London Sketchbook) *

GIOVAN BATTISTA PERGOLESI (1710-1736)
Vidit Suum (da Stabat Mater) **

FRANCESCO DURANTE (1684-1755)
Overture per organo

VINCENZO BELLINI (1801-1835)
Salve Regina **

HUGO WOLF (1860-1903)
Gebet **

* Organo solo
** Voce ed organo

Raffaella Mazzella,soprano, contemporaneamente al conseguimento del Diploma di pianoforte si è dedicata allo studio del Canto lirico, sotto la guida dal soprano Marika Rizzo, diplomandosi con merito presso il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza.
Ha proseguito gli studi a Roma con il soprano iraniano Hagint Vartanian, per il repertorio d’opera e con il mezzosoprano Gloria Banditelli ad Acquasparta per il repertorio cameristico, con particolare riferimento a quello liederistico in lingua tedesca e a quello francese.
Ha seguito altresì i Corsi dell’Accademia rossiniana di Pesaro, coordinati dal M° Alberto Zedda.
Svolge attività artistica, interpretando ruoli del repertorio antico (Clarice nel Gioco del quadriglio di A. Caldara), ruoli oratoriali (l’Estate nelle Quattro stagioni di D. Scarlatti), ruoli del repertorio novecentesco (Rowan nel The little sweep di B. Britten), ruoli del repertorio sacro (Te Deum di Charpentier; Maria nelle Laudes Evagelii tratte dal Laudario di Cortona, revisione Bucchi) diretta da Josè Luis Basso, Ioseph Grima, Enrico Volpe.
Da anni si dedica a recital cameristici, effettuando anche prime esecuzioni assolute del compositore genovese Roberto Tagliamacco (Sakurà e Taci, anima mia, su testo di Sbarbaro, per Soprano clarinetto e pianoforte a 4 mani) presso il GAM ed il Museo Luzzati di Genova.
Ha partecipato, sempre a Genova, alle Giornate europee del Patrimonio, presso il Museo Chiossone e alle Manifestazioni per l’Expo nel 2001, organizzate in Alessandria.
Ha affrontato, altresì, i repertori cameristici per voce-chitarra e voce-arpa e ha collaborato, in ensemble, con la clarinettista Cheryl Growden Piana e con il duo pianistico Bucciarelli-Cuomo.
Con il pianista Lucio Cuomo forma un duo stabile, producendosi in numerose Liederabend; affronta, al tempo stesso, il repertorio sacro e profano per soprano e organo.
La sua attività musicale si è concretizzata in Concerti in tutta Italia (Asti -Palazzo Ottolenghi, Palermo, Sorrento, Napoli, Salerno, Alessandria, Genova).
È docente di Canto presso il Liceo musicale “Umberto Eco” di Alessandria.

Daniela Scavio ha compiuto gli studi presso il Conservatorio «Antonio Vivaldi» di Alessandria, conseguendo i diplomi in Pianoforte, Organo e Composizione Organistica, e la laurea di secondo livello in Organo Concertistico, sotto la guida di Letizia Romiti. Consegue inoltre il corso triennale di formazione in Musicoterapia, frequentando corsi pedagogici dedicati al trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) tramite le attività musicali.
Ha frequentato corsi di Didattica Musicale sul Metodo Orff e di Propedeutica e Direzione corale presso la Società Italiana di Educazione Musicale.
Ha studiato clavicembalo con Andrea Coen e Francesca Lanfranco ed ha seguito corsi di perfezionamento in vari ambiti, con Giovanni Acciai, Luigi Ferdinando Tagliavini, Gustav Leohnardt, Bob Van Asperen, Christopher Kent.
Viene invitata ad esibirsi in varie rassegne concertistiche, quali «Stagione Internazionale di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria”,«Scatola Sonora»,«La Musica e il Sacro», «Festival Internazionale d’Organo» di Aosta, «Mozart Nacht und Tag», «Organalia» di Torino, «Festival Organistico Internazionale» di Rapallo,«Antichi Organi » Piacenza.
È autrice di musiche originali per documentari naturalistici e storici promossi dalle Regioni Piemonte e Liguria.
Ha partecipato in qualità di assistente di produzione e di organista aggiunto alla produzione discografica Opere Sacre del compositore Pellegrino Santucci (TC.921980 – Ed. Tactus, Bologna, 2017).
Ha partecipato al progetto “Vivaldi93” ideato da Mono Guitar di Roma dando il proprio contributo suonando la parte solistica del concerto per liuto, due violini e basso continuo di Antonio Vivaldi RV 93 partecipando insieme ad altri 30 artisti di tutto il mondo.
Ha insegnato organo al “corso per adulti” presso il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria e pianoforte presso Istituti comprensivi ad indirizzo musicale e Licei musicali.
E’ pianista accompagnatore per la danza presso Liceo coreutico “Umberto Eco” di Alessandria.

Concerto di Luigi Ricco – 12 ottobre 2025

Concerto di Luigi Ricco – 12 ottobre 2025

Domenica 12 ottobre 2025 ore 21
ALESSANDRIA, chiesa di San Giovanni Evangelista (quartiere Cristo)
LUIGI RICCO, organo
“Bossi scrive, scrive e trascrive”
Il compositore, l’esecutore, il didatta.
Musiche, testimonianze e corrispondenze epistolari illustri.

Nella chiesa di San Giovanni Evangelista di Alessandria, a conclusione della grande Festa del quartiere Cristo, domenica 12 ottobre alle ore 21 il maestro LUIGI RICCO terrà un’interessantissima conferenza-concerto dal titolo “Bossi scrive, scrive e trascrive”: il compositore, l’esecutore, il didatta.Musiche, testimonianze e corrispondenze epistolari illustri”. 
La serata propone, a cento anni dalla scomparsa, un suggestivo percorso dedicato a Marco Enrico Bossi, compositore, esecutore e didatta, attraverso l’esecuzione di brani originali, di trascrizioni tratte da altri autori (che vanno dal periodo barocco, sino ad arrivare a Wagner, Debussy, a Mussorgsky) e con letture tratte dall’epistolario e cronache del tempo che ne ripercorrono la brillante carriera concertistica.

Personalità di spicco del mondo musicale, letterario e artistico del tempo, quali Puccini, Verdi, Boito, Toscanini, Dubois, Guilmant, Rheinberger, D’Annunzio, Pascoli, Fogazzaro ed Eleonora Duse intrattennero scambi epistolari con Bossi, esprimendogli vivi apprezzamenti, stima e amicizia. Alcuni stralci tratti dalle missive più significative e dalle entusiastiche critiche dei concerti tenuti in tutto il continente e, appena prima della improvvisa scomparsa, anche oltreoceano, aiutano a esplorare uno spaccato del vivace fermento culturale e musicale italiano del periodo, del quale Bossi fu uno dei protagonisti, aperto agli influssi della più recente produzione europea. I brani da altri autori, sapientemente trascritti alla luce dell’estetica e dell’evoluzione dell’organaria del tempo, sono quelli che più frequentemente ricorrono nei programmi concertistici bossiani, insieme alle sue composizioni e alle grandi pagine dei classici (Bach, Mendelssohn, Franck)

Nel corso della narrazione saranno eseguiti i seguenti brani:
MARCO ENRICO BOSSI (1861-1925)
Entrée Pontificale op.104 n.1

BALDASSARRE GALUPPI (1706-1785)
Adagio e allegro in do minore

FRANZ SCHUBERT (1797-1828)
Momento musicale op.94 n.4 D.780

LUIGI GORDIGIANI (1806-1860)
O santissima Vergine Maria

MARCO ENRICO BOSSI
Toccata in si bemolle maggiore op.59 n.1

MODEST MUSORGSKIJ (1839-1881)
Il vecchio castello, da “Quadri di un’esposizione”

CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
La fille aux cheveux de lin

MARCO ENRICO BOSSI
Scherzo in sol minore op.49 n.2

Luigi Ricco, comasco, si è diplomato in Organo e Composizione organistica sotto la guida del Maestro veronese Giovanni Walter Zaramella, presso il Civico Istituto “G.Donizetti” di Bergamo, dove ha inoltre conseguito il diploma di Pianoforte con Fernanda Scarpellini e Marco Giovannetti.
A pieni voti ha conseguito il Diploma di Clavicembalo presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano sotto la guida di Mariolina Porrà.
Presso il Conservatorio “G.Verdi” di Como ha seguito il corso di Musica Corale e Direzione di Coro nella classe di Bernardino Streito.
Ha vinto premi di concorso: Primo premio come clavicembalista al Concorso “Città di Alassio”, Secondo premio per la Musica da camera al Concorso “Città di Meda” e di “Ponte in Valtellina.”
Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento organistico con Michael Radulescu, Harald Vogel, Clemens Schnorr, Wolfgang Zerer, Peter Westerbrinck, Montserrat Torrent Serra, Lorenzo Ghielmi, Emilia Fadini e Christopher Stembridge, aggiudicandosi inoltre una borsa di studio dell’Unione Europea e dell’Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia.
Ha approfondito le proprie conoscenze sui temperamenti antichi per strumenti a tastiera, con il cembalaro Ferdinando Granziera.
Svolge intensa attività concertistica in qualità di organista, clavicembalista e pianista, oltreché come direttore di gruppi vocali, partecipando a importanti rassegne nazionali e internazionali.
E’ direttore artistico della rassegna organistica “I concerti di Vacallo.” (Ticino, Svizzera).

Concerto di Luigi Ricco – 12 ottobre 2025

Concerto di Luigi Ricco – 12 ottobre 2025

 

Domenica 12 ottobre 2025 ore 21
ALESSANDRIA, chiesa di San Giovanni Evangelista (quartiere Cristo)
LUIGI RICCO, organo
“Bossi scrive, scrive e trascrive”
Il compositore, l’esecutore, il didatta.
Musiche, testimonianze e corrispondenze epistolari illustri.

Nella chiesa di San Giovanni Evangelista di Alessandria, a conclusione della grande Festa del quartiere Cristo, domenica 12 ottobre alle ore 21 il maestro LUIGI RICCO terrà un’interessantissima conferenza-concerto dal titolo “Bossi scrive, scrive e trascrive”: il compositore, l’esecutore, il didatta.Musiche, testimonianze e corrispondenze epistolari illustri”. 
La serata propone, a cento anni dalla scomparsa, un suggestivo percorso dedicato a Marco Enrico Bossi, compositore, esecutore e didatta, attraverso l’esecuzione di brani originali, di trascrizioni tratte da altri autori (che vanno dal periodo barocco, sino ad arrivare a Wagner, Debussy, a Mussorgsky) e con letture tratte dall’epistolario e cronache del tempo che ne ripercorrono la brillante carriera concertistica.
Personalità di spicco del mondo musicale, letterario e artistico del tempo, quali Puccini, Verdi, Boito, Toscanini, Dubois, Guilmant, Rheinberger, D’Annunzio, Pascoli, Fogazzaro ed Eleonora Duse intrattennero scambi epistolari con Bossi, esprimendogli vivi apprezzamenti, stima e amicizia. Alcuni stralci tratti dalle missive più significative e dalle entusiastiche critiche dei concerti tenuti in tutto il continente e, appena prima della improvvisa scomparsa, anche oltreoceano, aiutano a esplorare uno spaccato del vivace fermento culturale e musicale italiano del periodo, del quale Bossi fu uno dei protagonisti, aperto agli influssi della più recente produzione europea. I brani da altri autori, sapientemente trascritti alla luce dell’estetica e dell’evoluzione dell’organaria del tempo, sono quelli che più frequentemente ricorrono nei programmi concertistici bossiani, insieme alle sue composizioni e alle grandi pagine dei classici (Bach, Mendelssohn, Franck)

Nel corso della narrazione saranno eseguiti i seguenti brani:
MARCO ENRICO BOSSI (1861-1925)
Entrée Pontificale op.104 n.1

BALDASSARRE GALUPPI (1706-1785)
Adagio e allegro in do minore

FRANZ SCHUBERT (1797-1828)
Momento musicale op.94 n.4 D.780

LUIGI GORDIGIANI (1806-1860)
O santissima Vergine Maria

MARCO ENRICO BOSSI
Toccata in si bemolle maggiore op.59 n.1

MODEST MUSORGSKIJ (1839-1881)
Il vecchio castello, da “Quadri di un’esposizione”

CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
La fille aux cheveux de lin

MARCO ENRICO BOSSI
Scherzo in sol minore op.49 n.2

Luigi Ricco, comasco, si è diplomato in Organo e Composizione organistica sotto la guida del Maestro veronese Giovanni Walter Zaramella, presso il Civico Istituto “G.Donizetti” di Bergamo, dove ha inoltre conseguito il diploma di Pianoforte con Fernanda Scarpellini e Marco Giovannetti.
A pieni voti ha conseguito il Diploma di Clavicembalo presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano sotto la guida di Mariolina Porrà.
Presso il Conservatorio “G.Verdi” di Como ha seguito il corso di Musica Corale e Direzione di Coro nella classe di Bernardino Streito.
Ha vinto premi di concorso: Primo premio come clavicembalista al Concorso “Città di Alassio”, Secondo premio per la Musica da camera al Concorso “Città di Meda” e di “Ponte in Valtellina.”
Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento organistico con Michael Radulescu, Harald Vogel, Clemens Schnorr, Wolfgang Zerer, Peter Westerbrinck, Montserrat Torrent Serra, Lorenzo Ghielmi, Emilia Fadini e Christopher Stembridge, aggiudicandosi inoltre una borsa di studio dell’Unione Europea e dell’Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia.
Ha approfondito le proprie conoscenze sui temperamenti antichi per strumenti a tastiera, con il cembalaro Ferdinando Granziera.
Svolge intensa attività concertistica in qualità di organista, clavicembalista e pianista, oltreché come direttore di gruppi vocali, partecipando a importanti rassegne nazionali e internazionali.
E’ direttore artistico della rassegna organistica “I concerti di Vacallo.” (Ticino, Svizzera).

Concerto di Letizia Romiti – 11 ottobre 2025

Concerto di Letizia Romiti – 11 ottobre 2025

 

Sabato 11 ottobre 2025 ore 18
BOSCO MARENGO, Chiesa di Santa Croce e Ognissanti
LETIZIA ROMITI, organo
concerto a conclusione del ripristino dell’organo
“Paulus Moleninus – Bianchi Cav. Camillo Guglielmo”

L’antico organo della basilica conventuale dedicata alla SS. Croce in Bosco Marengo, finito di costruire nel 1593 da “Paulus Moleninus Placentinus”, aveva in origine 12 registri e 50 tasti, dimensioni che ponevano lo strumento fra le maggiori realizzazioni del tempo, al pari di strumenti solitamente adottati nelle chiese cattedrali. Fra le persone deputate al collaudo dello strumento figura, nel maggio 1593, il “S.r Costanzo da Brescia”, facilmente identificabile con il famoso organaro, teorico e musicista Costanzo Antegnati.
Dopo alcuni interventi di ordinaria manutenzione, che lasciarono inalterata la sostanza dello strumento, solo nel 1778 il celebre organaro genovese Filippo Piccaluga aggiunse cinque nuovi registri.
Lo strumento è stato ricostruito da Camillo Guglielmo Bianchi di Novi Ligure nel 1877 con numero d’opera 55, con la fisionomia che si è conservata sino ad oggi. Il Bianchi conserva, sia pur privata delle lesene di scompartitura,
la cassa cinquecentesca ed un cospicuo nucleo di canne antiche.
Il manufatto fu restaurato una prima volta dalla ditta Tamburini di Crema nel 1968.
L’ odierno restauro è stato reso possibile grazie alla Prefettura di Alessandria.

“Ma fino a non molto tempo fa tutte queste vicende non si conoscevano – dice Letizia Romiti, presidente degli Amici dell’Organo di Alessandria – ed io stessa alla fine degli anni Settanta, quando per la prima volta suonai questo strumento, rimasi ben colpita dalla bellezza del suo suono, ma mai avrei immaginato di trovarmi davanti ad uno strumento di origine così lontana nel tempo, visto che la targhetta posta sopra il frontalino della tastiera indicava come autore “Bianchi Cav. Camillo Guglielmo” con la data del 1877.
Bisogna tenere conto che allora le conoscenze relative al nostro patrimonio organario antico erano appena sul nascere, per cui spesso si prendeva per buono quel che si leggeva, senza sprecarsi in ulteriori indagini.
Ci volle un caso fortuito per scoprire il primitivo autore dell’organo.
Un giorno di tanti anni fa il celebre e compianto organologo Oscar Mischiati, cui si deve la riscoperta di quasi tutto il patrimonio organologico antico d’Italia, mi telefonò pregandomi di essere messo in contatto con la Biblioteca del Comune di Bosco Marengo, perché voleva rileggere con accuratezza un documento che parlava dell’esistenza di un manufatto cinquecentesco in paese.
Venne di persona e lo trovò, e mi disse tutto sconsolato che lui non una volta sola si era recato in Parrocchia per ispezionare organo ed archivio, ma non aveva mai trovato alcuna traccia a riguardo; sapeva bene che nelle altre due chiese del posto c’erano strumenti ottocenteschi e quindi non ne veniva a capo, ed era assai frustrato perché tutti i suoi tentativi di rintracciare uno strumento di così grande importanza storica non avevano mai concluso nulla.
Allora mi venne un lampo: ricordandomi di quando avevo suonato in Santa Croce lo invitai a voler fare un sopralluogo anche lì.
Lui non ne aveva molta voglia, anche perché era abbondantemente ora di pranzo, ma io insistetti dicendogli che quello strumento a me sembrava molto particolare. Così il grande organologo accettò di recarsi all’ Abbazia, si infilò la tuta da lavoro ed il berretto che usava in queste occasioni………..e trovò dentro l’organo attuale quasi tutto il primitivo strumento costruito dal Moleninus alla fine del Cinquecento”.

Il programma cercherà di far sentire sia i registri che componevano il nucleo più antico, sia i registri aggiunti dal Bianchi, compresi i diversi meccanismi a percussione che per fortuna si sono conservati.

PROGRAMMA COMPLETO:
HENRY PURCELL (1659 –1695)
March – Trumpet Tune – Sefauchi’s Farewell – A new Scott Tune – A new Irish Tune

JOHANN KASPAR KERLL (1627 – 1693)
Battaglia
Passacaglia

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750)
“Herzlich lieb hab’ ich dich, o Herr” BWV 1115
“Alle Menschen müssen sterben” BWV 1117

ANONIMO FRANCESE (XVIII sec.)
Versetti per il Kyrie:
Prelùde du premier Tont
Fugue
Duo
Cornet
Grans Jeu

CÉSAR FRANCK (1822 – 1890)
Suite de Noels (da “L’Organiste)
– Vieux Noel
– Vieuz Noel
– Noel Angevin
– Noel Angevin

GHERARDO GHERARDESCHI (1835 – 1905)
Elevazione

LUIGI GHERARDESCHI (1791 – 1871)
Gran Marcia per Organo

Letizia Romiti, di origine toscana, si è diplomata in Organo e Composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed ha conseguito presso l’Università degli Studi della stessa città la laurea in Filosofia con una tesi sulle messe organistiche di G. Cavazzoni, relatore G. Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Brescia con Fiorella Brancacci ed in Prepolifonia presso il Conservatorio di Torino ove ha studiato con Wally Pellizzari e Fulvio Rampi.
Ha frequentato per cinque anni il corso di Luigi Ferdinando Tagliavini presso l’Accademia di musica antica italiana per organo di Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da Kenneth Gilbert, Anton Heiller, Ton Koopman e da altri qualificatissimi Maestri.
Ha collaborato con riviste musicali e quotidiani ed ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria”.
Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose.
Ha effettuato numerose incisioni discografiche, tra le quali spiccano l’opera organistica di Carlo Mosso, registrata in prima mondiale per l’ etichetta TACTUS, e “Johann Sebastian Bach – Christmas organ music” edito da ELEGIA RECORDS, entrambe premiate con cinque stelle dalla prestigiosa rivista MUSICA.
Sue registrazioni ed esecuzioni dal vivo sono state trasmesse da terzo canale Rai, da RAI UNO, da Radio Vaticana, dalla Radiotelevisione spagnola e cecoslovacca.
Ha tenuto “masterclasses” sulla musica antica italiana per organo e corsi di interpretazione in Italia ed all’estero, recentemente anche negli Stati Uniti.
E’ stata per oltre quarant’anni docente di organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.
Suona regolarmente in duo con Elena Romiti (oboe e Corno Inglese) e collabora con gruppi orchestrali, cameristici e vocali.
Dal 1978 è coordinatrice artistica della Stagione di concerti sugli strumenti storici della provincia di Alessandria.

Concerto di Letizia Romiti – 11 ottobre 2025

Concerto di Letizia Romiti – 11 ottobre 2025

 

Sabato 11 ottobre 2025 ore 18
BOSCO MARENGO, Chiesa di Santa Croce e Ognissanti
LETIZIA ROMITI, organo
concerto a conclusione del ripristino dell’organo
“Paulus Moleninus – Bianchi Cav. Camillo Guglielmo”

L’antico organo della basilica conventuale dedicata alla SS. Croce in Bosco Marengo, finito di costruire nel 1593 da “Paulus Moleninus Placentinus”, aveva in origine 12 registri e 50 tasti, dimensioni che ponevano lo strumento fra le maggiori realizzazioni del tempo, al pari di strumenti solitamente adottati nelle chiese cattedrali. Fra le persone deputate al collaudo dello strumento figura, nel maggio 1593, il “S.r Costanzo da Brescia”, facilmente identificabile con il famoso organaro, teorico e musicista Costanzo Antegnati.
Dopo alcuni interventi di ordinaria manutenzione, che lasciarono inalterata la sostanza dello strumento, solo nel 1778 il celebre organaro genovese Filippo Piccaluga aggiunse cinque nuovi registri.
Lo strumento è stato ricostruito da Camillo Guglielmo Bianchi di Novi Ligure nel 1877 con numero d’opera 55, con la fisionomia che si è conservata sino ad oggi. Il Bianchi conserva, sia pur privata delle lesene di scompartitura,
la cassa cinquecentesca ed un cospicuo nucleo di canne antiche.
Il manufatto fu restaurato una prima volta dalla ditta Tamburini di Crema nel 1968.
L’ odierno restauro è stato reso possibile grazie alla Prefettura di Alessandria.

“Ma fino a non molto tempo fa tutte queste vicende non si conoscevano – dice Letizia Romiti, presidente degli Amici dell’Organo di Alessandria – ed io stessa alla fine degli anni Settanta, quando per la prima volta suonai questo strumento, rimasi ben colpita dalla bellezza del suo suono, ma mai avrei immaginato di trovarmi davanti ad uno strumento di origine così lontana nel tempo, visto che la targhetta posta sopra il frontalino della tastiera indicava come autore “Bianchi Cav. Camillo Guglielmo” con la data del 1877.
Bisogna tenere conto che allora le conoscenze relative al nostro patrimonio organario antico erano appena sul nascere, per cui spesso si prendeva per buono quel che si leggeva, senza sprecarsi in ulteriori indagini.
Ci volle un caso fortuito per scoprire il primitivo autore dell’organo.
Un giorno di tanti anni fa il celebre e compianto organologo Oscar Mischiati, cui si deve la riscoperta di quasi tutto il patrimonio organologico antico d’Italia, mi telefonò pregandomi di essere messo in contatto con la Biblioteca del Comune di Bosco Marengo, perché voleva rileggere con accuratezza un documento che parlava dell’esistenza di un manufatto cinquecentesco in paese.
Venne di persona e lo trovò, e mi disse tutto sconsolato che lui non una volta sola si era recato in Parrocchia per ispezionare organo ed archivio, ma non aveva mai trovato alcuna traccia a riguardo; sapeva bene che nelle altre due chiese del posto c’erano strumenti ottocenteschi e quindi non ne veniva a capo, ed era assai frustrato perché tutti i suoi tentativi di rintracciare uno strumento di così grande importanza storica non avevano mai concluso nulla.
Allora mi venne un lampo: ricordandomi di quando avevo suonato in Santa Croce lo invitai a voler fare un sopralluogo anche lì.
Lui non ne aveva molta voglia, anche perché era abbondantemente ora di pranzo, ma io insistetti dicendogli che quello strumento a me sembrava molto particolare. Così il grande organologo accettò di recarsi all’ Abbazia, si infilò la tuta da lavoro ed il berretto che usava in queste occasioni………..e trovò dentro l’organo attuale quasi tutto il primitivo strumento costruito dal Moleninus alla fine del Cinquecento”.

Il programma cercherà di far sentire sia i registri che componevano il nucleo più antico, sia i registri aggiunti dal Bianchi, compresi i diversi meccanismi a percussione che per fortuna si sono conservati.

PROGRAMMA COMPLETO:
HENRY PURCELL (1659 –1695)
March – Trumpet Tune – Sefauchi’s Farewell – A new Scott Tune – A new Irish Tune

JOHANN KASPAR KERLL (1627 – 1693)
Battaglia
Passacaglia

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750)
“Herzlich lieb hab’ ich dich, o Herr” BWV 1115
“Alle Menschen müssen sterben” BWV 1117

ANONIMO FRANCESE (XVIII sec.)
Versetti per il Kyrie:
Prelùde du premier Tont
Fugue
Duo
Cornet
Grans Jeu

CÉSAR FRANCK (1822 – 1890)
Suite de Noels (da “L’Organiste)
– Vieux Noel
– Vieuz Noel
– Noel Angevin
– Noel Angevin

GHERARDO GHERARDESCHI (1835 – 1905)
Elevazione

LUIGI GHERARDESCHI (1791 – 1871)
Gran Marcia per Organo

Letizia Romiti, di origine toscana, si è diplomata in Organo e Composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed ha conseguito presso l’Università degli Studi della stessa città la laurea in Filosofia con una tesi sulle messe organistiche di G. Cavazzoni, relatore G. Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Brescia con Fiorella Brancacci ed in Prepolifonia presso il Conservatorio di Torino ove ha studiato con Wally Pellizzari e Fulvio Rampi.
Ha frequentato per cinque anni il corso di Luigi Ferdinando Tagliavini presso l’Accademia di musica antica italiana per organo di Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da Kenneth Gilbert, Anton Heiller, Ton Koopman e da altri qualificatissimi Maestri.
Ha collaborato con riviste musicali e quotidiani ed ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria”.
Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose.
Ha effettuato numerose incisioni discografiche, tra le quali spiccano l’opera organistica di Carlo Mosso, registrata in prima mondiale per l’ etichetta TACTUS, e “Johann Sebastian Bach – Christmas organ music” edito da ELEGIA RECORDS, entrambe premiate con cinque stelle dalla prestigiosa rivista MUSICA.
Sue registrazioni ed esecuzioni dal vivo sono state trasmesse da terzo canale Rai, da RAI UNO, da Radio Vaticana, dalla Radiotelevisione spagnola e cecoslovacca.
Ha tenuto “masterclasses” sulla musica antica italiana per organo e corsi di interpretazione in Italia ed all’estero, recentemente anche negli Stati Uniti.
E’ stata per oltre quarant’anni docente di organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.
Suona regolarmente in duo con Elena Romiti (oboe e Corno Inglese) e collabora con gruppi orchestrali, cameristici e vocali.
Dal 1978 è coordinatrice artistica della Stagione di concerti sugli strumenti storici della provincia di Alessandria.

Concerto di Carlo Montalenti – 27 settembre 2025

Concerto di Carlo Montalenti – 27 settembre 2025

Concerto di Carlo Montalenti - 27 settembre 2025

Sabato 27 settembre 2025 ore 18.30
SAN SALVATORE MONFERRATO, chiesa parrocchiale
CARLO MONTALENTI, organo

Dopo l’applaudito concerto di sabato scorso al Santuario Madonna della Guardia di TORTONA con MAURIZIO CADOSSI al violino e LUCA BENEDICTI al grande organo “Mascioni”, la Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria continua con altri due appuntamenti dedicati al grande compositore Marco Enrico Bossi, il più grande esponente del tardoromanticismo organistico italiano, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte.
Gli appuntamenti saranno sabato 27 settembre a San Salvatore Monferrato nella chiesa parrocchiale alle 18.30 (concerto per organo solo) e domenica 12 ottobre alle 21 nella chiesa alessandrina di San Giovanni Evangelista al quartiere Cristo (conferenza – concerto del 12 settembre rinviata).

MARCO ENRICO BOSSI (1861 – 1925)
nel centenario della morte
Fantasia op. 64 (dedicata a César Franck)
Allegretto op. 92 n. 3
Scherzo (dalla Sinfonia tematica) op. 9

Due pezzi caratteristici (1909):
– Preghiera (Fatemi la grazia)
– Marcia dei bardi

Due trascrizioni dall’op. 73:
– Siciliana (op. 74 n. 2)
– Giga (trascrizione di Renzo Bossi)

Hora mystica op.132 n. 4

Hora gaudiosa op. 132 n. 5

Carlo Montalenti, nato a Casale Monferrato (AL), ha conseguito la
laurea di primo livello in Organo e Composizione Organistica, con lode e menzione, presso il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria, nonché la laurea di secondo livello, con lode, in Musica Sacra presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara.
Ha frequentato vari corsi di interpretazione con docenti di fama quali Michael Radulescu, Masaaki Suzuki, Ton Koopman, Francesco Cera, Stanislav Surin, Emanuele Carlo Vianelli, Roberto Mucci, nonché i corsi di improvvisazione con Jürgen Essl, Fausto Caporali, Emmanuel Le Divellec, Tobias Willi. Ha collaborato con il Coro da Camera del Conservatorio di Alessandria, diretto da Marco Berrini, sia come cantore, sia come organista e continuista. Ha collaborato come continuista e come organista con gli ensemble Gli Invaghiti e Odhecaton; come continuista al clavicembalo, con l’Interdipartimento di musica antica del Conservatorio di
Alessandria si è esibito nel corso del Festival Cusiano di Musica
Antica del giugno 2014 e ha preso parte alla prima rappresentazione
moderna dell’opera Ernelinda di Leonardo Vinci nel maggio 2015.
Si è esibito come solista e come accompagnatore nelle rassegne Organalia, Vercelli Organ Festival, Note per Don Bosco, Angeli musicanti in Santa Casa.
È organista titolare della Basilica Metropolitana di Sant’Eusebio in Vercelli, ove collabora la Scuola Diocesana di Musica Sacra e con la Cappella Musicale Eusebiana; con quest’ultima ha preso parte alla registrazione dei cd “Marco Antonio Centorio– Pietro Heredia: Mottetti– Inni– Antifone”, “Marco Antonio Centorio– Vocal and
Instrumental Music” e “Orfeo Vecchi– Six-Voices Motets”.

Concerto di Carlo Montalenti – 27 settembre 2025

Concerto di Carlo Montalenti – 27 settembre 2025

Concerto di Carlo Montalenti - 27 settembre 2025

Sabato 27 settembre 2025 ore 18.30
SAN SALVATORE MONFERRATO, chiesa parrocchiale
CARLO MONTALENTI, organo

Dopo l’applaudito concerto di sabato scorso al Santuario Madonna della Guardia di TORTONA con MAURIZIO CADOSSI al violino e LUCA BENEDICTI al grande organo “Mascioni”, la Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria continua con altri due appuntamenti dedicati al grande compositore Marco Enrico Bossi, il più grande esponente del tardoromanticismo organistico italiano, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte.
Gli appuntamenti saranno sabato 27 settembre a San Salvatore Monferrato nella chiesa parrocchiale alle 18.30 (concerto per organo solo) e domenica 12 ottobre alle 21 nella chiesa alessandrina di San Giovanni Evangelista al quartiere Cristo (conferenza – concerto del 12 settembre rinviata).

MARCO ENRICO BOSSI (1861 – 1925)
nel centenario della morte
Fantasia op. 64 (dedicata a César Franck)
Allegretto op. 92 n. 3
Scherzo (dalla Sinfonia tematica) op. 9

Due pezzi caratteristici (1909):
– Preghiera (Fatemi la grazia)
– Marcia dei bardi

Due trascrizioni dall’op. 73:
– Siciliana (op. 74 n. 2)
– Giga (trascrizione di Renzo Bossi)

Hora mystica op.132 n. 4

Hora gaudiosa op. 132 n. 5

Carlo Montalenti, nato a Casale Monferrato (AL), ha conseguito la
laurea di primo livello in Organo e Composizione Organistica, con lode e menzione, presso il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria, nonché la laurea di secondo livello, con lode, in Musica Sacra presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara.
Ha frequentato vari corsi di interpretazione con docenti di fama quali Michael Radulescu, Masaaki Suzuki, Ton Koopman, Francesco Cera, Stanislav Surin, Emanuele Carlo Vianelli, Roberto Mucci, nonché i corsi di improvvisazione con Jürgen Essl, Fausto Caporali, Emmanuel Le Divellec, Tobias Willi. Ha collaborato con il Coro da Camera del Conservatorio di Alessandria, diretto da Marco Berrini, sia come cantore, sia come organista e continuista. Ha collaborato come continuista e come organista con gli ensemble Gli Invaghiti e Odhecaton; come continuista al clavicembalo, con l’Interdipartimento di musica antica del Conservatorio di
Alessandria si è esibito nel corso del Festival Cusiano di Musica
Antica del giugno 2014 e ha preso parte alla prima rappresentazione
moderna dell’opera Ernelinda di Leonardo Vinci nel maggio 2015.
Si è esibito come solista e come accompagnatore nelle rassegne Organalia, Vercelli Organ Festival, Note per Don Bosco, Angeli musicanti in Santa Casa.
È organista titolare della Basilica Metropolitana di Sant’Eusebio in Vercelli, ove collabora la Scuola Diocesana di Musica Sacra e con la Cappella Musicale Eusebiana; con quest’ultima ha preso parte alla registrazione dei cd “Marco Antonio Centorio– Pietro Heredia: Mottetti– Inni– Antifone”, “Marco Antonio Centorio– Vocal and
Instrumental Music” e “Orfeo Vecchi– Six-Voices Motets”.

Concerto di Maurizio Cadossi e Luca Benedicti – 20 settembre 2025

Concerto di Maurizio Cadossi e Luca Benedicti – 20 settembre 2025

Concerto di Maurizio Cadossi e Luca Benedicti - 20 settembre 2025

Sabato 20 settembre 2025 ore 18
TORTONA, Santuario Madonna della Guardia
MAURIZIO CADOSSI, violino
LUCA BENEDICTI, organo
dedicato a Paolo Perduca

La Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria continua con tre appuntamenti dedicati al grande compositore Marco Enrico Bossi, il più grande esponente del tardoromanticismo organistico italiano, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. Sabato 20 settembre alle ore 18 nel Santuario Madonna della Guardia di TORTONA MAURIZIO CADOSSI al violino e LUCA BENEDICTI al grande organo “Mascioni” eseguiranno un interessante e raro programma con opere per organo solo e per violino ed organo, affiancate a brani di autori transalpini della stessa epoca.
Come ogni anno il concerto tortonese è dedicato al ricordo di Paolo Perduca, diplomato in organo al Conservatorio di Alessandria e prematuramente scomparso all’età di trentuno anni.

Programma :
MARCO ENRICO BOSSI (1861 – 1925)
Adagio per violino e organo Op. 84

JOSEF GABRIEL RHEINBERGER (1839 – 1901)
Dai 12 Pezzi caratteristici per organo Op. 156:
Präludium
Romanze

ALBERT BECKER (1834 – 1899)
Adagio per violino e organo Op. 20

OSKAR WERMANN (1840 – 1906)
Canzone per violino e organo Op. 130

MARCO ENRICO BOSSI
Sonata per organo Op. 60 n. 1
Allegro non troppo – Larghetto – Finale (Toccata)

JOSEF GABRIEL RHEINBERGER
da “Sei pezzi per violino e organo” Op. 150
Tema e Variazioni
Abendlied
Giga

Maurizio Cadossi, brillantemente diplomatosi in violino e viola presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, ha frequentato nel 1984 i corsi di alto perfezionamento tenuti da H. Szeryng presso il Conservatorio di Ginevra, per perfezionarsi successivamente con Renato Zanettovich (Scuola di Musica di Fiesole), Gigino Maestri e Franco Claudio Ferrari.
Si è altresì diplomato in violino barocco presso la Civica Scuola di Musica “C. Abbado” di Milano nel 2000.
In ambito cameristico deve la sua formazione ad Elisa Pegreffi e Franco Rossi (Quartetto d’archi) membri del celebre Quartetto Italiano, a Dario De Rosa e Giuliano Carmignola (Musica da Camera).
La passione per la Musica da camera lo ha portato a vivere e svolgere una fervente attività artistica, sia in veste di solista che nel ruolo di camerista, con il “Trio Brahms” e altre importanti formazioni, in tutta Italia nell’ambito di importanti festivals e rassegne (Teatro Regio di Parma, Teatro Verdi di Trieste, Filarmonica Romana, Festival Barocco di Viterbo, Teatro Massimo di Palermo, Ravenna Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Settimane Musicali di Stresa, Festival Lodoviciano di Viadana, Festival MITO, Amici della Musica di Firenze, I Concerti del Quirinale, Festival Voxonus, Antiqua, ecc.), in tutta Europa (Parigi, Lisbona, Porto, Vienna, Praga, Monaco di Baviera, Santander, Amsterdam, Bruxelles, Nizza, Lugano, Dusseldorf, Linz, ecc.), negli Stati Uniti d’America (New York, Palazzo dell’ONU, Washington, Baltimora, Athens, ecc), in Canada, Messico (Festival Cervantino, ecc.), Sud America (Teatro Colon di Buenos Aires) e Giappone (esecuzione delle Quattro Stagioni di A.Vivaldi presso la Concert Hall di Kyoto, ecc.).
Con l’Accademia Strumentale Italiana, formazione che lo ha visto violino di spalla e membro fondatore, è stato protagonista di una importante attività musicale concretizzatasi anche a livello discografico con le Sinfonie di L. Boccherini, i Concerti di G. Tartini, Opere di Cherubini con Giorgio Bernasconi.
L’attenzione verso la Musica barocca – vista nella convinzione che i suoni della Musica di quel tempo (con i relativi metodi di ricerca) siano recuperabili alle sensazioni e all’orecchio, e che qualsiasi filologia debba essere rivolta alla percezione del Presente – lo ha spinto ad approfondire il repertorio Sei – Settecentesco secondo i dettami della prassi esecutiva storicamente informata, fondando ensemble specializzati come Orfei Farnesiani e Trigono Armonico, collaborando con noti gruppi musicali come Accademia del Ricercare, Accademia degli Astrusi, Orchestra Barocca di Cremona, ecc., esibendosi in importanti rassegne e incidendo diverse opere strumentali (sempre in veste di solista e maestro concertatore) come le Idee per Camera di B. Laurenti, le Sonate a due violini e basso Opera Postuma di F. Manfredini, sonate, duetti e trii di G. Demachi, le Sonate per violino e basso di M. D’Alay, le Idee per Camera di G. Valentini, varie composizioni di A. Luchesi per Tactus, musiche di Scarlatti per Velut Luna, le Cantate di A. Scarlatti per Elegia.
È spalla dell’Orchestra Sinfonica di Savona dove compare tra gli ideatori e animatori dell’Ensemble Voxonus, compagine nata all’interno dell’orchestra stessa e la cui esperienza artistica è rivolta sia alla filologia che alle contaminazioni, dove è primo violino del Quartetto Voxonus, rivolto al repertorio quartettistico classico, e membro del Voxonus Duo (violino e viola) con C. Gilio.
Un’affinità artistica è emersa con il clavicembalista e organista Valentino Ermacora, in una multiforme dimensione esecutiva, e didattica, con violino barocco e violino classico insieme a clavicembalo, organo e tastiere storiche.
Tale poliedrica situazione si è evidenziata anche nella vicinanza estetica con la pianista Eleonora Carapella, in una visione musicale con violino ottocentesco e pianoforte storico da una parte e violino e pianoforte moderno dall’altra.
L’approfondimento cameristico si sviluppa ulteriormente nella collaborazione coi pianisti Roberto Beltrami, con un’ attenta indagine, oltre che sul grande repertorio, sulla letteratura musicale otto – novecentesca (di particolare interesse è la versione discografica dell’opera per violino e pianoforte di L. Senigaglia per l’etichetta Movimento Classical) – Lucio Cuomo, con una profonda e appassionata esplorazione sul Novecento storico italiano – e Giorgio Vercillo, con una proposta che spazia da Beethoven al Novecento.
Ha collaborato con G. Carmignola, M. Brunello, U.B. Michelangeli, P. Borgonovo, S. Accardo, U. Ughi, G. Garbarino, G. Bernasconi, F.M. Bressan, P. Stein, M. Crippa, C. Bartoli, K. Ricciarelli, S. Montanari e altri.
Al costante fervore concertistico e al dinamismo del ricercatore ha affiancato una incessante attività didattica: è titolare della cattedra di Musica d’Insieme per strumenti ad arco presso il Conservatorio “A.Boito” di Parma.
È stato docente ospite, di violino e violino barocco, presso l’Università della Georgia, Athens (Atlanta U.S.A.).
Tiene regolarmente corsi e seminari di violino e Musica da camera.

Luca Benedicti si è laureato in Organo e Composizione Organistica e in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo. Ha quindi seguito master classes con E. Kooiman, M. Radulescu, L. Rogg e J. Guillou.
Concertista dal 1988, si esibisce in Italia e all’estero (Francia, Germania, Danimarca, Belgio, Finlandia, Svizzera, Austria, Inghilterra, Spagna, Polonia, Olanda) in prestigiosi Festival Organistici Nazionali e Internazionali e in celebri cattedrali tra le quali spicca la Westminster Abbey a Londra nel 2018. Ha tenuto concerti negli Stati Uniti (Washington DC, New York e Winchester) e in Australia (Melbourne).
Nell’ottobre del 2023 è stato invitato a tenere un concerto nella Nikolaiskirche di Lipsia dove, nel giugno del 2025, è tornato ad esibirsi nell’ambito del prestigioso Bachfest. Nel marzo del 2024 ha collaborato con l’Orchestra della Svizzera Italiana per l’esecuzione del Deutsche Requiem di Brahms. Collabora in qualità di organista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dal 2004 con la quale ha inciso, nel 2022, la Trilogia Romana di O. Respighi e nel 2025, sempre dello stesso compositore la Sinfonia Drammatica e Vetrate di chiesa, sotto la Direzione del M° Robert Treviño. E’ Presidente dell’Associazione Itinerari in musica Aps. È direttore artistico del Cuneo Organ Festival e della Rassegna Organistica Internazionale ad Alba. Ha registrato un CD con le Sei Sonate per organo op.65 di F. Mendelssohn per l’etichetta Elegia Records.

Concerto di Maurizio Cadossi e Luca Benedicti – 20 settembre 2025

Concerto di Maurizio Cadossi e Luca Benedicti – 20 settembre 2025

Concerto di Maurizio Cadossi e Luca Benedicti - 20 settembre 2025

Sabato 20 settembre 2025 ore 18
TORTONA, Santuario Madonna della Guardia
MAURIZIO CADOSSI, violino
LUCA BENEDICTI, organo
dedicato a Paolo Perduca

La Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria continua con tre appuntamenti dedicati al grande compositore Marco Enrico Bossi, il più grande esponente del tardoromanticismo organistico italiano, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. Sabato 20 settembre alle ore 18 nel Santuario Madonna della Guardia di TORTONA MAURIZIO CADOSSI al violino e LUCA BENEDICTI al grande organo “Mascioni” eseguiranno un interessante e raro programma con opere per organo solo e per violino ed organo, affiancate a brani di autori transalpini della stessa epoca.
Come ogni anno il concerto tortonese è dedicato al ricordo di Paolo Perduca, diplomato in organo al Conservatorio di Alessandria e prematuramente scomparso all’età di trentuno anni.

Programma :
MARCO ENRICO BOSSI (1861 – 1925)
Adagio per violino e organo Op. 84

JOSEF GABRIEL RHEINBERGER (1839 – 1901)
Dai 12 Pezzi caratteristici per organo Op. 156:
Präludium
Romanze

ALBERT BECKER (1834 – 1899)
Adagio per violino e organo Op. 20

OSKAR WERMANN (1840 – 1906)
Canzone per violino e organo Op. 130

MARCO ENRICO BOSSI
Sonata per organo Op. 60 n. 1
Allegro non troppo – Larghetto – Finale (Toccata)

JOSEF GABRIEL RHEINBERGER
da “Sei pezzi per violino e organo” Op. 150
Tema e Variazioni
Abendlied
Giga

Maurizio Cadossi, brillantemente diplomatosi in violino e viola presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, ha frequentato nel 1984 i corsi di alto perfezionamento tenuti da H. Szeryng presso il Conservatorio di Ginevra, per perfezionarsi successivamente con Renato Zanettovich (Scuola di Musica di Fiesole), Gigino Maestri e Franco Claudio Ferrari.
Si è altresì diplomato in violino barocco presso la Civica Scuola di Musica “C. Abbado” di Milano nel 2000.
In ambito cameristico deve la sua formazione ad Elisa Pegreffi e Franco Rossi (Quartetto d’archi) membri del celebre Quartetto Italiano, a Dario De Rosa e Giuliano Carmignola (Musica da Camera).
La passione per la Musica da camera lo ha portato a vivere e svolgere una fervente attività artistica, sia in veste di solista che nel ruolo di camerista, con il “Trio Brahms” e altre importanti formazioni, in tutta Italia nell’ambito di importanti festivals e rassegne (Teatro Regio di Parma, Teatro Verdi di Trieste, Filarmonica Romana, Festival Barocco di Viterbo, Teatro Massimo di Palermo, Ravenna Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Settimane Musicali di Stresa, Festival Lodoviciano di Viadana, Festival MITO, Amici della Musica di Firenze, I Concerti del Quirinale, Festival Voxonus, Antiqua, ecc.), in tutta Europa (Parigi, Lisbona, Porto, Vienna, Praga, Monaco di Baviera, Santander, Amsterdam, Bruxelles, Nizza, Lugano, Dusseldorf, Linz, ecc.), negli Stati Uniti d’America (New York, Palazzo dell’ONU, Washington, Baltimora, Athens, ecc), in Canada, Messico (Festival Cervantino, ecc.), Sud America (Teatro Colon di Buenos Aires) e Giappone (esecuzione delle Quattro Stagioni di A.Vivaldi presso la Concert Hall di Kyoto, ecc.).
Con l’Accademia Strumentale Italiana, formazione che lo ha visto violino di spalla e membro fondatore, è stato protagonista di una importante attività musicale concretizzatasi anche a livello discografico con le Sinfonie di L. Boccherini, i Concerti di G. Tartini, Opere di Cherubini con Giorgio Bernasconi.
L’attenzione verso la Musica barocca – vista nella convinzione che i suoni della Musica di quel tempo (con i relativi metodi di ricerca) siano recuperabili alle sensazioni e all’orecchio, e che qualsiasi filologia debba essere rivolta alla percezione del Presente – lo ha spinto ad approfondire il repertorio Sei – Settecentesco secondo i dettami della prassi esecutiva storicamente informata, fondando ensemble specializzati come Orfei Farnesiani e Trigono Armonico, collaborando con noti gruppi musicali come Accademia del Ricercare, Accademia degli Astrusi, Orchestra Barocca di Cremona, ecc., esibendosi in importanti rassegne e incidendo diverse opere strumentali (sempre in veste di solista e maestro concertatore) come le Idee per Camera di B. Laurenti, le Sonate a due violini e basso Opera Postuma di F. Manfredini, sonate, duetti e trii di G. Demachi, le Sonate per violino e basso di M. D’Alay, le Idee per Camera di G. Valentini, varie composizioni di A. Luchesi per Tactus, musiche di Scarlatti per Velut Luna, le Cantate di A. Scarlatti per Elegia.
È spalla dell’Orchestra Sinfonica di Savona dove compare tra gli ideatori e animatori dell’Ensemble Voxonus, compagine nata all’interno dell’orchestra stessa e la cui esperienza artistica è rivolta sia alla filologia che alle contaminazioni, dove è primo violino del Quartetto Voxonus, rivolto al repertorio quartettistico classico, e membro del Voxonus Duo (violino e viola) con C. Gilio.
Un’affinità artistica è emersa con il clavicembalista e organista Valentino Ermacora, in una multiforme dimensione esecutiva, e didattica, con violino barocco e violino classico insieme a clavicembalo, organo e tastiere storiche.
Tale poliedrica situazione si è evidenziata anche nella vicinanza estetica con la pianista Eleonora Carapella, in una visione musicale con violino ottocentesco e pianoforte storico da una parte e violino e pianoforte moderno dall’altra.
L’approfondimento cameristico si sviluppa ulteriormente nella collaborazione coi pianisti Roberto Beltrami, con un’ attenta indagine, oltre che sul grande repertorio, sulla letteratura musicale otto – novecentesca (di particolare interesse è la versione discografica dell’opera per violino e pianoforte di L. Senigaglia per l’etichetta Movimento Classical) – Lucio Cuomo, con una profonda e appassionata esplorazione sul Novecento storico italiano – e Giorgio Vercillo, con una proposta che spazia da Beethoven al Novecento.
Ha collaborato con G. Carmignola, M. Brunello, U.B. Michelangeli, P. Borgonovo, S. Accardo, U. Ughi, G. Garbarino, G. Bernasconi, F.M. Bressan, P. Stein, M. Crippa, C. Bartoli, K. Ricciarelli, S. Montanari e altri.
Al costante fervore concertistico e al dinamismo del ricercatore ha affiancato una incessante attività didattica: è titolare della cattedra di Musica d’Insieme per strumenti ad arco presso il Conservatorio “A.Boito” di Parma.
È stato docente ospite, di violino e violino barocco, presso l’Università della Georgia, Athens (Atlanta U.S.A.).
Tiene regolarmente corsi e seminari di violino e Musica da camera.

Luca Benedicti si è laureato in Organo e Composizione Organistica e in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo. Ha quindi seguito master classes con E. Kooiman, M. Radulescu, L. Rogg e J. Guillou.
Concertista dal 1988, si esibisce in Italia e all’estero (Francia, Germania, Danimarca, Belgio, Finlandia, Svizzera, Austria, Inghilterra, Spagna, Polonia, Olanda) in prestigiosi Festival Organistici Nazionali e Internazionali e in celebri cattedrali tra le quali spicca la Westminster Abbey a Londra nel 2018. Ha tenuto concerti negli Stati Uniti (Washington DC, New York e Winchester) e in Australia (Melbourne).
Nell’ottobre del 2023 è stato invitato a tenere un concerto nella Nikolaiskirche di Lipsia dove, nel giugno del 2025, è tornato ad esibirsi nell’ambito del prestigioso Bachfest. Nel marzo del 2024 ha collaborato con l’Orchestra della Svizzera Italiana per l’esecuzione del Deutsche Requiem di Brahms. Collabora in qualità di organista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dal 2004 con la quale ha inciso, nel 2022, la Trilogia Romana di O. Respighi e nel 2025, sempre dello stesso compositore la Sinfonia Drammatica e Vetrate di chiesa, sotto la Direzione del M° Robert Treviño. E’ Presidente dell’Associazione Itinerari in musica Aps. È direttore artistico del Cuneo Organ Festival e della Rassegna Organistica Internazionale ad Alba. Ha registrato un CD con le Sei Sonate per organo op.65 di F. Mendelssohn per l’etichetta Elegia Records.